La storia del cane Lucky: si sceglie di chiamarlo in questo modo per invertire la rotta della sua esistenza. Ora cerca famiglia.
La responsabilità. Parola che a oggi è, forse, sconosciuta ai tanti. Prendersi una responsabilità nella vita è sinonimo di grande coraggio ma anche di voglia di crescere. Per crescere non bisogna diventare seri, tutt’altro. Il gioco fa parte dell’essere umano creativo. Più che seri dobbiamo diventare responsabili.
E questa parolina magica, molto spesso, non la vediamo adoperare nell’ambito del mondo dei nostri amici a quattro zampe. Gli animali ci donano il loro cuore, come spesso avrete sentito dire. Lo sentite spesso perché è la pura e semplice verità. Noi, per fortuna non sempre, ripaghiamo con una moneta amarissima.
La moneta dell’abbandono. Com’è successo al cane Lucky, trovato fuori a un canile di Roma. Qualcuno aveva deciso che questo povero quattro zampe non doveva far più parte della famiglia e così ha deciso di abbandonarlo. Ma i volontari del canile hanno voluto lanciare un grido di lotta e un appello forte e chiaro.
Che la storia del cane Lucky funga da esempio per tutti: un altro NO sull’abbandono dei cani
Partiamo subito dal nome: Lucky. Questo cane è stato chiamato con un nome che, se tradotto dall’inglese all’italiano, vuol dire Fortuna. Quella che i volontari del canile della Muratella, a Roma, gli augurano per il resto della vita. Lucky è stato trovato fuori il canile, legato a un palo.
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Un gesto di una brutalità assoluta, un abbandono atroce, a due passi da quella che è una struttura che raccoglie cani in mezzo alle vie, alle strade e alle piazze delle città. Una mancanza di responsabilità assoluta. Per fortuna fuori la porta del canile, al tempo, sono state piazzate delle telecamere.
Forse, e diciamo forse, tra poche ore potrà essere intercettato l’autore di questo gesto infame. Non troviamo altri modi per definirlo. Lucky, chiamato così dagli stessi volontari per il motivo sopracitato, entrerà a far parte della famiglia dei 600 cani contenuti nel canile della Muratella di Roma.
L’appello che gli stessi volontari hanno lanciato è quello di provare a cercare una famiglia per lui, ma anche per il resto dei cani che vivono all’interno della struttura. Non è mai facile trovarsi dinanzi a immagini del genere. Dove un cane, come si può vedere anche dal suo viso annichilito, viene abbandonato come fosse un disco rotto. Un altro esempio di storia che ci fa comprendere come l’abbandono sia un atto davvero vile, da combattere a tutti i costi.
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Per chi si volesse rivolgere al canile, per Lucky e per il resto dei cani, in vista di un’adozione questa è la mail che lasciano gli stessi volontari: canilerifugio.muratella@gmail.com