Storia di Cody: una gara di solidarietà per salvargli la vita

Storia di Cody: una gara di solidarietà per salvargli la vita

Cody
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Quella di Cody è una storia che sicuramente fa riflettere sull’impegno e la passione quotidiano che tanti amanti degli animali mettono ogni giorno. Si tratta di una vicenda datata, ma davvero importante. Della sua vita non si sa niente fino al 21 febbraio 2014. Quel giorno, Cody è stato investito sulla superstrada “Pergusa” nei pressi di Enna. Con ogni probabilità, Cody era uno dei tanti randagi della zona. Quando i volontari dell’associazione Alphadog di Enna lo salvano, è gravissimo.

Il povero cane, infatti, aveva la parte posteriore del corpo completamente schiacciata. A investirlo, secondo quanto ricostruito, sarebbe stato un grosso camion. Trasportato d’urgenza in una clinica veterinaria, viene operato. Si tratta di un’operazione complessa, per cercare di recuperare gli arti posteriori. Poi comincia la convalescenza e due mesi dopo viene trasferito nella clinica veterinaria CVT (Centro Veterinario Torinese) di Rivoli, esperta in riabilitazione.

Le cure vengono somministrate a Cody gratuitamente, grazie alla dott.essa Chiara Chiaffredo e ai suoi collaboratori, che lo trattano amorevolmente. Il cane trova il sostegno anche di Lamento rumeno onlus, che ha donato la sedia a rotelle, e dell’Enpa. Impara anche a usare il carrello. Dopo finisce in un piccolo rifugio per animali. Chi non si è mai scordata di lui è Patrizia Marongiu, ex vicepresidente di Alphadog, diventata la sua migliore amica. La vicenda dimostra come l’amore per gli animali può rendere a lieto fine anche la più triste e crudele delle storie.

Un’altra bella storia di Natale

Si tratta dunque di un’altra bella storia natalizia, come quella di un piccolo cane di nome Noel che ha dimostrato a tutti a tutti che avere una disabilità non deve limitare la mobilità. Noel è stata investita da un’auto che ha frantumato le sue due zampe anteriori: erano irreparabili. Zach Skow, fondatore di Marley’s Mutts Dog Rescue, ha dovuto decidere se praticare l’eutanasia o amputare le zampe anteriori. Era in conflitto, ma decise che l’amputazione era la strada da percorrere.

Ora, Noel sta imparando a camminare su due gambe – ed è felice, ha detto Skow, che ha preso a cuore la vicenda della cagnetta. “Si sveglia tutti i giorni, è estremamente felice, va a letto con me tutte le sere”, ha aggiunto, ricordando di aver deciso nonostante i pareri contrari. Sono storie che rendono evidente come l’eutanasia spesso non sia la soluzione per dei poveri cani vittime d’incidente.

GM

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