Arriva lo stop alle carrozze trainate dai cavalli. La proposta sarà discussa nei prossimi giorni ma è già un grande risultato.
Un passo importante per la tutela dei cavalli è stato finalmente compiuto e le carrozze trainate dai cavalli potranno presto essere bandite. Un Governo ha infatti avanzato una proposta di legge per abolire finalmente questa usanza ritenuta antica e soprattutto pericolosa per gli amici mammiferi. Si vedono in tutte le città o addirittura nei grandi eventi come i matrimoni. Al caldo sotto il sole cocente o al freddo e al gelo, i poveri cavalli sono costretti a trottare in qualsiasi condizione per portare i turisti o gli innamorati in giro per la città. In molti paesi era stata già intrapresa una battaglia a riguardo, ritenendo tale attività soltanto a scopo di lucro e senza alcuna tutela nei confronti degli animali. Oggi finalmente anche un Governo è sceso in campo in difesa dei cavalli e contro le carrozze che ben presto potranno sparire dalla circolazione.
Stop alle carrozze trainate dai cavalli: nessun romanticismo
Secondo quanto dichiarato da innumerevoli associazioni ambientaliste, contrariamente a quanto si pubblicizza, le carrozze trainate dai cavalli non hanno nulla di romantico o divertente. L’attività infatti è ritenuta una grande sofferenza per gli amici animali e finalmente anche un Governo se n’è accorto.
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La proposta è stata infatti avanzata a Melbourne, in Australia, dove se ne discuteva già da tempo dopo il caso del cavallo morto in strada lo scorso mese di marzo. L’immagine del mammifero ha infatti palesato purtroppo la sofferenza dei cavalli costretti a tale attività. La proposta non è stata ancora votata ma il ministro dei Trasporti Ben Carroll ha assicurato che sarà discussa nel prossimo mese.
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Le carrozze potrebbero dunque essere bandite nel centro della città dove, i poveri cavalli, sono costretti a trottare sull’asfalto e disturbati dai rumori molesti della città urbana. Diverse le organizzazioni che hanno accolto la notizia con immenso piacere dopo le numerose proteste e denunce. Stando infatti a quanto scritto nel codice di condotta per i titolari delle autorizzazioni, un cavallo potrebbe lavorare 12 ore al giorno per un periodo massimo di 3 giorni oppure 38 ore in un’intera settimana, con un riposo di 20 minuti ogni due ore. Sono gli stessi cittadini a sottolineare come queste norme non vengano rispettate e come i poveri cavalli siano sfruttati senza sosta.
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M.F.G