Niente Bioparco a Torino: ‘Zoom‘, che avrebbe dovuto sovrintendere il progetto per la realizzazione del Parco Michelotti, si è tirata indietro. E così l’ex zoo del capoluogo piemontese resterà abbandonato. L’amministratore delegato della società con sede a Cumiana, Gian Luigi Casetta, ha parlato di “ostacoli insormontabili dei quali ci siamo resi conto dopo una attenta analisi. Con il Comune abbiamo convenuto che è meglio non procedere oltre in questo percorso, che non comporterebbe alcun vantaggio imprenditoriale a nessuna delle parti in causa”.
Ma in futuro dovrebbe comunque sorgere altro: infatti ci sarà un’area verde aperta al pubblico, con tanto di giostre per i bambini, come confermato da Alberto Unia, assessore all’Ambiente della giunta Appendino: “La vecchia area giochi per i più piccoli sarà riaperta al più presto, e la doneremo ai nostri cittadini”. Per quanto riguardo il dietrofront di Zoom riguardo all’allestimento del Bioparco, sono state individuate tre forti criticità che hanno spinto la società a recedere da questo proposito. Anzitutto la stessa Zoom avrebbe dovuto sostenere tutte le spese del caso, tra le quali l’autorizzazione da ottenere per procedere.
Poi c’erano problematiche riguardo l’inquinamento acustico ed atmosferico, oltre al continuo bisogno di dover sorvegliare la buona salute di flora e fauna. Il tutto senza alcuna certezza sulle tempistiche di lavoro. C’era poi da dover tenere presente il ricorso al Tar di diverse associazioni animaliste, contrarie all’apertura. Già da un anno questa polemica va avanti. Poi nella zona ci sarebbero diversi clochard che hanno creato già in passato alcuni problemi relativi alla sicurezza. Infine un simile progetto pare avrebbe stravolto l’identità del luogo, e non pochi cittadini avrebbero espresso parere contrario.
In virtù di tutto ciò, Zoom ha scelto di fare un passo indietro, in maniera definitiva. Altrove invece lo zoo c’è, è funzionante e pienamente operativo ed attira frotte e frotte di turisti. Parliamo della struttura presente a Berlino, all’interno del quale ci sono degli orsi polari diventati in poco tempo la principale e più ammirata attrazione da parte dei tanti visitatori che giungono apposta per poterli ammirare da vicino.
A.P.
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