Caccia al cervo, anticipo al 18 per le femmine e i cuccioli
Come ogni anno, torna a settembre l’incubo della caccia e con essa, le aperture in anticipo della stagione venatoria che variano a seconda delle province. Dopo la Lombardia che ha dato il via libera alla cattura di uccelli selvatici da utilizzare come richiami vivi e la Regione Veneto che ha consentito a cacciare specie rare con i loro cuccioli ci si mette anche la Provincia di Belluno che ha annunciato di anticipare di un mese, al 18 agosto la caccia al cervo, nelle specifico per uccidere le mamme con i loro cuccioli.
Ufficialmente, la caccia al cervo iniziava al 15 settembre. Tuttavia, le istituzioni locali hanno deciso di anticiparla al 18 agosto per l’uccisione delle femmine con i cuccioli.
Il consigliere provinciale delegato, Franco De Bon ha commentato che “il calendario ha anche un obiettivo politico, quello di mettere i cacciatori a disposizione della società per rimediare all’eccessiva densità di cervi che causano incidenti automobilistici e danni ingenti all’agricoltura. Inoltre, la brucatura invernale, rischia di rallentare la ripresa dei boschi nel post Vaia. Ma c’è un altro obiettivo, quello di una corretta conservazione della specie, che vede la popolazione destrutturata a favore delle femmine”.
De Bon ha anche precisato che la Provincia ha “chiesto un parere all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale chiedendo di aprire in anticipo, soprattutto nelle zone dove c’è maggior densità e prima che avvenga la migrazione da disturbo venatorio. Gli animali, infatti sono molto sensibili e tendono a spostarsi non appena inizia la caccia. Riteniamo molto importante che, attraverso queste azioni puntuali, il piano venga realizzato completamente”.
Secondo i dati ufficiali si parla di circa 10mila cervi presenti nel territorio e per la loro riduzione è stato istituito un tavolo verde, tra cacciatori e agricoltori.
“Non c’è un numero definito di cervi al quale vogliamo arrivare. L’anticipo della caccia è stato approvato per tre anni, poi capiremo se è stato efficace”, spiega il consigliere.
Oltre all’apertura in anticipo della caccia al cervo, il calendario venatorio 2019-2020 della provincia di Belluno ha anche un’altra novità che riguarda la chiusura in anticipo della caccia al camoscio, fissata al 15 dicembre. Mentre la chiusura ufficiale della caccia è fissata al 30 dicembre, ma ogni specie ha calendari leggermente diversi.
“Abbiamo individuato e cartografato le aree di svernamento e in quelle zone, dal 15 dicembre, la caccia sarà interdetta anche alle altre specie per evitare il disturbo venatorio”, assicura De Bon.
Infine, l’Ispra, ha respinto la richiesta dei “capannisti”, cacciatori tradizionali di specie migratorie, che chiedevano di esercitare anche con terreno coperto di neve.
C.D.
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