Grilli, locuste e altri insetti simili sono da diverso tempo entrati a far parte del commercio alimentare destinato agli umani in molte parti del mondo. Nelle scorse settimane, sono arrivati negli scaffali dei supermercati in Svizzera. Si possono infatti trovare e acquistare gli hamburger agli insetti. Questi sono prodotti con larve della farina (tenebrio molitor).
Si tratta di insetti generalmente destinati agli animali, che per essere consumati dagli umani devono rispettare alcuni requisiti. Innanzitutto, spiega la legge svizzera, devono provenire dalla quarta generazione per essere considerati commestibili. Inoltre al momento si tratta di prodotti di importazione. La produzione locale sarà disponibile solo a partire dall’autunno prossimo. Al momento condizioni rigide impongono che gli insetti debbano provenire da un’azienda controllata dalle autorità alimentari del paese d’esportazione. Inoltre, l’azienda deve rispettare la legislazione svizzera sui prodotti alimentari, anche questa inflessibile.
Ma può capitare anche di ritrovarsi nel cibo che abbiamo acquistato qualcosa di davvero sgradito. E’ accaduto ad esempio a un uomo statunitense, George Toubbeh, si è ritrovato protagonista di un episodio assurdo, mentre beveva una comunissima birra in lattina. L’uomo ora ha deciso di portare in tribunale l’azienda produttrice, che è una delle più grandi e note al mondo. L’episodio si è verificato a Fountain Valley, in California.
Ma cosa è successo esattamente a George Toubbeh? Il californiano stava bevendo una birra, ma sin dal primo sorso ha constatato che qualcosa non andava. Il gusto infatti non era per niente buono. L’ha così svuotata e ha notato sul fondo qualcosa che ostruiva il passaggio del liquido. Ha cercato di vederci chiaro e si è reso conto che davvero in quella lattina c’era qualcosa di orripilante. Sul fondo della lattina svuotata c’erano infatti due gechi, non decomposti, probabilmente rimasti anche in vita per un certo periodo di tempo.
L’ultimo incredibile episodio ha visto invece come protagonista Becky Garkinfle. La donna ha acquistato un’insalata nel supermercato vicino casa e stava per mettersi a tavola per mangiarla. Ma a un certo punto è apparsa nell’insalata una piccola rana. Il problema di Becky è che è vegetariana per motivi di salute, per cui oltre che disgustosa la ‘sorpresa’ poteva esserle letale.
Becky Garkinfle a quel punto si è addirittura ‘intenerita’ per quella rana e ha deciso di adottarla. Insieme al marito ha voluto mettere in un piccolo acquario la creatura, che ha chiamato Lucky. In ogni caso, il supermercato non l’ha passata liscia ed è arrivato il reclamo formale. Il tutto si è risolto al meglio: Lucky ha trovato ‘famiglia’, il supermercato ha rimborsato Becky con un buono da cinque euro e dall’azienda produttrice sono arrivate le scuse.
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GM
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