Quando uno squalo rimane incastrato tra le basse acque adiacenti a una spiaggia, a intervenire ci pensa una bambina di 11 anni: salvato a mani nude.
Dicono, in molti, che il coraggio si acquisisce compiendo atti giornalieri che accolgono la paura e la sfidano, avendo paura di essa, ma senza sottrarsi allo “scontro”. Un modo per esorcizzarla, ma più che altro per conoscerla, è quello di andargli incontro. Chi dice di non aver paura di una stessa, non è coraggioso, ma superbo. Chi dice di volerla affrontare, pur sapendo i rischi a cui va incontro, è un essere umano coraggioso.
Vien da sé capire che, la paura è un aspetto da combattere con i fatti e non con le parole, di cui tutti ci nutriamo, ma che spesso servono a poco se non seguite da alcuni atti. E di atti, coraggiosi, ne vediamo spesso nel mondo animale. Non tanto nei confronti dei nostri “soliti” amici a quattro zampe, quali cani e gatti. Ma in relazione a coloro che non vorremmo mai trovare dinanzi alla nostra vita.
Se non quando hanno bisogno di noi. Ed è ciò che è successo vicino alle spiagge dell’Australia, dove si narra, soprattutto per i surfisti, la paura nei confronti degli squali. Questa volta, invece, uno squalo è stato salvato proprio a mani nude. E non da un adulto che ha affrontato “mille tempeste” nel quotidiano, ma dal coraggio di una semplice bambina di 11 anni.
Per molti la parola squalo è una corsa contro la paura. Anzi, correre, molto spesso, soprattutto perché si è in acqua, conta davvero poco. Tanto vale evitare posti dove si potrebbero palesare grossi esemplati di questi pesci. Cosa che conoscono alla perfezione, e nemmeno sempre, i surfisti australiani. Ma non sempre uno squalo può incutere paura, soprattutto se l’empatia e il coraggio richiamano la nostra azione.
Ed è ciò che dicevamo poc’anzi. In Australia, esattamente a Kingston Beach, una spiaggia del tutto selvaggia della Tasmania, una bambina si è accorta che uno squalo era fermo e impigliato nella bassa marea delle acque adiacenti alla spiaggia. Una piccola di 11 anni: Billi Rea, questo è il suo nome. Una bambina coraggio, che appena ha fiutato il pericolo, visto anche dalla madre, invece di scappare si è fiondata sul posto. Ma il pericolo non era tanto per lei, ma per l’animale stesso.
Lo squalo, se rimasto impigliato nelle basse acque, non ce l’avrebbe mai fatta. Billi ha pensato di lasciare un attimo la madre per dirigersi verso ciò che ha lasciato tutti a bocca aperta. Una volta arrivata dinanzi al corpo incastrato dell’animale lo ha sollevato a mani nude e lo ha trasportato verso la giusta corrente, di modo che potesse ricominciare a nuotare verso il suo habitat naturale.
Un gesto ripreso, tra tutte le apprensione del caso, dalla stessa madre della bambina. Un video che iniziato a fare il giro del web e che ha totalizzato più di 4 milioni di visualizzazioni. La bambina, con tutta la calma del mondo, ha dichiarato: “Ho fatto quello che dovevo fare per liberarlo. Siamo rimasta lì finché non ha ripreso la retta via nelle acque amiche”.
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