Ritrovate spugne fritte nel Parco delle Sabine a Roma: si tratta di bocconcini letali che rappresentano un pericolo mortale per i nostri cani: ecco come difendersi
Il Parco delle Sabine a Roma è luogo abituale di ritrovo di padroni a passeggio con il cane: questa oasi verde in zona Porta di Roma è purtroppo stata presa di mira da vandali che stanno disseminando alcuni bocconcini letali per i nostri amici a quattro zampe, le spugne fritte.
Un’abitante della zona, infatti, ha recuperato nel prato dell’area picnic dei pezzi di spugna fritta che, se ingeriti dal cane, lo portano al soffocamento e di conseguenza alla morte: la denuncia della cittadina, abituale frequentatrice del parco assieme al suo amato amico a quattro zampe, ha portato all’attivazione immediata dei rappresentanti dell’Associazione Volontari Parco delle Sabine, che hanno ritrovato effettivamente diversi bocconcini mortali.
Spugne Fritte a Roma: che cosa sono e in che modo uccidono il cane
Ma che cos’è precisamente la spugna fritta? Si tratta di un problema che non è nuovo, purtroppo: già un po’ di tempo fa era stata denunciata la presenza di alcuni bocconi di spugna fritta a Genova, e oggi ci risiamo ancora una volta con la segnalazione proveniente da Roma. Purtroppo, questo comportamento criminale si ripete e i proprietari di cani non possono che stare molto attenti: le spugne fritte, infatti, sono un boccone mortale per i nostri fedeli amici.
Si tratta di veri e propri bocconcini di spugna che vengono fritti in olio bollente e poi dispersi nei luoghi dove i cani solitamente vengono portati a spasso più di frequente: questi bocconcini risultano essere incredibilmente golosi per gli animali, che così li ingoiano condannandosi a morte quasi certa per soffocamento.
Ecco cosa succede nel dettaglio: l’odore della frittura attrae irrimediabilmente il cane, che scambia la spugna per un boccone di cibo commestibile e la ingoia. Nel momento in cui le spugne fritte (ne basta anche un solo pezzetto) vengono ingerite, iniziano il loro percorso nell’apparato digerente del cane: quando arriva allo stomaco, si impregna di succhi gastrici e si gonfia a dismisura, causando una pericolosa occlusione che uccide il cagnolino nel giro di poco tempo.
Secondo l’AIDAA, ogni giorno sono almeno 42 gli animali che muoiono a causa dell’ingestione di bocconcini di spugna fritta: il fenomeno si diffonde sempre più in Italia, attraversando come già accennato la penisola dalla Liguria fino a Roma. Le armi a disposizione dei proprietari di cani, non sono molte, ma è importante conoscerle:
– se trovate un bocconcino letale come quelli a base di spugna fritta, chiamate immediatamente il Servizio Anti Veleni e il Servizio Veterinario della vostra zona;
– togliete l’esca da dove si trova senza toccarla direttamente con le mani, chiudetela in un contenitore e consegnatela alle forze dell’ordine o al Servizio Veterinario che procederanno alle analisi necessarie;
– tenete sempre il cane a guinzaglio corto, fate attenzione che non ingerisca o annusi nulla di sospetto e non esistate a portare l’animale dal veterinario se sospettate possa aver mangiato della spugna fritta.
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C.B.
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