Nonostante fosse solo un randagio, era amato dai residenti del quartiere che si occupavano di lui e giocava con i bambini. Un tenero meticcio che si fidava dell’uomo anche di quella persona che alla fine lo ha ucciso vigliaccamente, strangolandolo con un filo di ferro.
Sul caso, accaduto a Spoltore,in provincia di Pescara, stanno indagando i Carabinieri che, in base alle testimonianze raccolte, ci sarebbe un sospetto. Come riporta l’Agi, grazie al sistema di videosorveglianza i carabinieri avrebbero individuato e ascoltato l’uomo che ha abbandonato la busta con l’animale davanti all’ingresso di una delle case del borgo.
Al momento le sue dichiarazioni sono al vaglio degli inquirenti ed è stata disposta l’autopsia per confermare la morte per strangolamento.
I residenti hanno annunciato che si costituiranno parte civile e la stessa Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha reso noto che parteciperà alla denuncia: “Nel caso in cui i sospetti venissero confermati, l’autore di questo orribile e crudele gesto potrebbe essere processato e condannato. Ricordiamo infatti che l’art. 544-bis del Codice Penale prevede che chiunque, per crudeltà o senza necessità cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”, ha comunicato in una nota la LNDC che ha dato il suo supporto per le indagini.
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