Coloro che possiedono un animale domestico sanno bene che ci sono delle spese costanti alle quali dover far fronte per assicurarne il benessere. Non altrettanti sanno che esistono delle agevolazioni previste dalla legge, a dispetto di quanto sentito da qualche voce recente impegnata in campagna elettorale. Per esempio l’articolo 15, comma 1, lettera c-bis, Tuir prevede una detrazione fiscale sulla dichiarazione dei redditi, fino ad un importo massimo di 387,40 euro, allo stesso modo di quanto previsto per le spese sanitarie inerenti i membri di un nucleo familiare. Il benefit maggiore possibile è di 49 euro, con un 19% calcolato e che si riferisce a spese veterinarie sostenute da coloro che intendono fare richiesta di detrazione. E questo a prescindere dal numero di animali domestici accolti a casa.
Come spese ritenute valide per poter ottenere la detrazione fiscale del 19% si considerano quelle in ambito veterinario, quindi acquisti di medicinali prescritti dal veterinario stesso, le visite in laboratorio, le analisi e gli interventi in clinica. Tutto questo però ha validità per i soli animali domestici, sono esclusi quelli da reddito, tenuti in attività agricole o commerciali oppure destinati a consumo alimentare o riproduzione. Poi occorre dare una prova effettiva che si è proprietari di un animale e di aver affrontato delle spese veterinarie. A questo scopo è richiesta obbligatoriamente la regolare certificazione documentata della Asl oppure dal veterinario all’iscrizione all’anagrafe animale, con annessi documenti. In caso contrario si rischia di andare incontro a delle sanzioni. Come ulteriore dimostrazione del fatto che sono state effettivamente compiute le spese richieste si consiglia di conserare sempre ed in ogni caso fatture e scontrini di riferimento, oltre alla autocertificazione con la quale si attesta che il nostro animale, o i nostri animali, vengono ospitati in casa nostra a mero scopo di intrattenimento come compagnia o per la pratica sportiva. Lo scorso 27 febbraio 2017 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una risoluzione in merito, dove ha fatto sapere che per avere la detrazione fiscale basta ed avanza lo scontrino parlante anziché la prescrizione medica. Come detto, se ne è parlato di recente in campagna elettorale di tutto ciò.
A.P.
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