Sfortunatamente moltissimi laboratori utilizzano ancora per i propri esperimenti povere creature indifese come gli animali senza pensare alle conseguenze sulla salute fisica di questi poveri animali e neanche a quella psicologica.

La sperimentazione sugli animali è un tema che solleva diversi interrogativi sull’etica, è giusto far soffrire un essere vivente per i propri scopi?
Se da un lato i progressi medici hanno beneficiato di queste pratiche rimane un problema molto più vasto ovvero cosa accade agli animali una volta che il loro utilizzo nei laboratori viene ritenuto concluso?
Associazioni che si occupano di riabilitare gli animali del laboratori un percorso non privo di ostacoli

Fortunatamente esistono delle associazione che si dedicano alla riabilitazione degli animali in luoghi dove il concetto di cura si estende oltre fisico ma anche alla psicologica.
La Collina dei Conigli è un esempio di associazione che non solo è attiva nel recupero di conigli, ratti, cavie e altri piccoli animali utilizzati per la sperimentazione, ma dove i volontari dedicano il loro tempo e le risorse per regalare una seconda possibilità a creature spesso vengono dimenticate.
L’aiuto dei volontari non si limita a curare le ferite fisiche degli animali ma li aiuta a superare i traumi subiti dimostrando quanto il processo di recupero possa essere complesso e allo stesso tempo significativo.
Il recupero degli animali utilizzati per gli esperimenti in laboratorio non è un semplice atto di bontà e accoglienza ma è un vero e un percorso strutturato che garantisce un adattamento graduale a condizioni di vita completamente diverse da quelle in cui erano confinati.
La riabilitazione degli animali dipende anche dalla specie e dalle esperienze pregresse, infatti per alcun e creature è necessario un recupero fisico mentre altre devono affrontare e superare paure e profonde ferite psicologiche.
Un esempio sono proprio i conigli che solitamente durante le sperimentazioni vengono tenuti in spazi stretti e angusti e questo compromette il loro apparato muscolo-scheletrico, se venissero subito rilasciati in un ambiente aperto potrebbe rischiare serie lesioni o addirittura paralisi.
Per i topolini il problema non è fisico ma comportamentale, infatti molti sviluppano una paura intensa del contatto umano i topolini son o solitamente sottoposti a maggiori manipolazioni spesso invasive e quindi la loro riabilitazione sarà più lunga soprattutto si cercherà di ricostruire un rapporto di fiducia con l’essere umano.