Un fatto scandaloso e agghiacciante che si perpetra in Australia dove ogni anno, migliaia di cani levrieri, impiegati nelle corse, vengono destinati alla sperimentazione animale.
Il nuovo caso, denunciato dalla Human Research Australia, che si occupa della protezione degli animali utilizzati ai fini scientifici, è rimbalzato sulle pagine dei quotidiani di tutto il modo e solleva l’indignazione non solo degli animalisti australiani.
Un gruppo di ricercatori del dipartimento di Cardiochirurgia dell’Alfred hospital e del dipartimento di chirurgia della Università Monash di Melbourne hanno condotto un esperimento, pubblicato sulla rivista scientifica The Journal of Heart and Lung Transplantation, al dire vero sconcertante, nell’ambito del quale hanno ucciso per soffocamento dodici levrieri ai quali hanno prelevato il cuore, per poi impiantarlo nuovamente e rianimare i cani. Alla fine di tutto il processo, dopo una fase di monitoraggio, i dodici levrieri sono stati soppressi.
La presidente di Human Research Australia, Helen Marston ha condannato l’esperimento chiedendosi in cosa questa ricerca può essere applicata alla chirurgia umana, denunciando la crudeltà con la quale i ricercatori hanno ucciso per ben due volte gli esemplari.
“La gente crede che queste cose avvenissero molto tempo fa o in qualche altro paese, ma questi esperimenti accadono qui proprio ora, sotto il nostro naso”, ha commentato la Martson, ricordando come recentemente la stessa università sia entrata nel mirino degli animalisti per aver condotto un altro esperimento su tre levrieri sani, operati ai denti, tenuti in vita per 3 mesi e poi soppressi con iniezione letale mentre la bocca è stata asportata per ragioni scientifiche. In un altro test, quattro cani sono stati invece sottoposti ad un impianto di viti nel cranio e di elettrodi nel cervello.
L’elemento ancor più sconvolgente è che per la ricerca sono impiegati levrieri provenienti dal settore delle corse che nel 2017 saranno messe al bando nel New South Wales a causa delle scommesse illegali e che rischia di implementare in modo esponenziale il numero degli esemplari destinati alla sperimentazione.
I media locali ricordano che dalle corse vengono scartati circa 6500 cani ogni anno dei quali solo una piccola percentuale viene reinserita in delle famiglie, la maggior parte vengono soppressi, altri invece confluiscono nei laboratori.
Belinda Oppenheimer, veterinario del centro di recupero Greyhound Rescue Victoria, ha evidenziato che lo sfruttamento di questi cani è all’ordine del giorno ma che tutto viene nascosto: “Ci dovrebbe essere trasparenza in questo settore e soprattutto sul modo in cui vengono usati questi animali”.
Usare i levrieri per gli esperimenti medici “aggiunge al danno la beffa”, sottolinea la Martson, evidenziando che molti esemplari finiscono anche nel settore delle corse clandestine per le quali i cani vengono addestrati con esche vive come porcellini, conigli, gatti e opossum, legate a supporti meccanici, che i cani inseguono per poi sbranarli.
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