Nasce a Pisa, Centro interuniversitario per la promozione dei principi delle 3R, l’alternativa alla sperimentazione animale
E’ considerata una novità assoluta nel panorama accademico italiano. Si tratta del primo centro interuniiversitario che si basa sulla sperimentazione 3R ovvero una ricerca che fa a meno degli animali. Una sperimentazione responsabile promossa da due scienziati .M.S. Russell e R.L. Burch che nella pubblicazione “The Principles of Humane Experimental Techniques” hanno definito la regola delle 3R per ridurre l’impatto della sperimentazione sugli animali.
Le tre “R” si basano sui concetti di Rimpiazzamento (Replacement), sostituzione con metodi alternativi, Riduzione (Reduction), riduzione del numero di animali e Raffinamento (Refinement), miglioramento delle condizioni degli animali.
Una regola introdotta tra l’altro dall’Unione europea nella Direttiva 2010/63/UE sulla Protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. Tuttavia, questo non è stato sufficiente e la ricerca continua a sfruttare gli animali di ogni specie a volte anche per ricerche futili. Sia nel settore scientifico e della ricerca che nel settore
Il “Centro interuniversitario per la promozione dei principi delle 3R nella didattica e nella ricerca (www.centro3r.it)”, nasce dalla collaborazione tra l’Università di Pisa e di Genova.
Il centro intende avviare un processo di sensibilizzazione di studenti, ricercatori e docenti alla sperimentazione responsabile e ai metodi alternativi all’uso degli animali.
“La direttiva Europea stabilisce che gli stati membri assicurino che, ove possibile, un metodo o una strategia di sperimentazione, scientificamente soddisfacente, che non comporti l’uso di animali vivi, possa essere utilizzato in sostituzione di una procedura sugli animali”, ha ricordato il professore Arti Ahluwalia, direttrice del Centro 3R e responsabile per l’Università di Pisa .
Lo scopo degli studiosi è dunque mirato a favorire lo sviluppo di tecnologie sempre più adeguate per studi scientificamente validi.
Secondo quanto illustrato, i giovani ricercatori saranno introdotti ad un nuovo tipo di sperimentazione con sistemi in vitro, in vivo e in silico, per garantire la salute umana e animale, e per la tutela dell’ecosistema.
Una procedura scientifica con la quale il Centro 3R auspica di “conseguire più rapidamente risultati utili in linea con gli obiettivi di ricerca prefissati”.
Paolo Milazzo, docente del dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa e membro del Comitato scientifico-didattico ha spiegato che saranno promossi nuovi corsi per formare le giovani generazioni.
“I corsi saranno incentrati sui principi delle 3R e sui nuovi metodi sperimentali e computazionali che possano sostituire la sperimentazione sugli animali o ridurre il numero di animali necessari negli esperimenti”, ha sottolineato Milazzo.
C.D.
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