Sperimentazione animali: 90mila cavie uccise per combattere le rughe

Sperimentazione animali: 90mila cavie uccise per combattere le rughe

@Getty images
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Se c’è una cosa che continua a sorprendere è l’utilizzo di animali per i test dei cosmetici. Ovvero, il concetto di provocare sofferenza e di uccidere degli esseri viventi solo per un semplice bisogno superficiale ed estetico dell’uomo. Eppure, in una società del consumo in cui il benessere e il piacere dell’uomo, così come il profitto passano in primo piano, per cui vengono calpestati i diritti umani, figuriamoci quanto possa interessare la vita di una semplice cavia. Si tratta di valori distorti e già parlando di “valore” si sposta l’argomento nel campo semantico economico e non più in quello relativo al principio della vita.

Ecco perché nel XXI secolo, laddove sono stati individuati metodi alternativi alla sperimentazione animale, prosegue la battaglia contro la vivisezione e proprio in questi giorni, la Coalizione Europea Contro la Vivisezione (ECEAE ), di cui la LAV è rappresentante per l’Italia, ha lanciato una settimana di iniziative in Europa, dove le organizzazioni di Francia, Germania, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Inghilterra e Italia sono unite per rendere noti gli orrori che si nascondono dietro ai prodotti cosmetici che ingannano i consumatori.

Secondo quanto denunciano le associazioni, tra i prodotti vi sono quelli che includono il “botox”, ovvero, un componente molto diffuso per combattere rughe e segni della pelle, che nonostante vi sia una Direttiva UE che dal 2013 vieta totalmente ogni forma di sperimentazione sugli animali per fini cosmetici, continua ad essere testato.

In questi scenario emerge che le compagnie farmaceutiche uccidono migliaia di animali ogni anno, si calcola circa 90 mila cavie, affinché la tossina LD50, possa essere emessa nel mercato.

Dalle indagini condotte dalle associazioni animaliste, questi testi provocano una lenta agonia ai topi, che muoiono dopo convulsioni spasmodiche dopo le iniezioni di alti dosaggi del principio cosmetico. La tossina paralizza lentamente il sistema respiratorio e porta al decesso dopo ore di progressivo soffocamento.

La ECEAE ha pertanto dichiarato in una nota di “ritenere i test sul botox eticamente scorretti“, ricordando che molte aziende come la compagnia americana Allergan ha ottenuto l’approvazione di un metodo basato su cellule (BotoxTM) dimostrando come sia possibile, oltre che doveroso, testare la tossina botulinica senza animali.
“I consumatori, scienziati ed istituzioni devono essere consapevoli di quanto sia inaccettabile che migliaia di topi continuino a soffrire e a morire per un prodotto ampiamente diffuso in ambito cosmetico quando, oltretutto, è già disponibile un metodo alternativo è necessario che le autorità e le ditte coinvolte si impegnino immediatamente per far cessare questi crudeli esperimenti sugli animali. La vera bellezza sta nel far cessare questo orrore”, ha dichiarato Michela Kuan, Biologa e Responsabile LAV dell’Area Ricerca senza animali.

Per maggiori informazioni clicca eceae-what-you-can-do-botox

IL VIDEO REALIZZATO IN UN LABORATORIO

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