La LAV alza la voce in materia di sperimentazione animale, un argomento tornato prepotentemente alla ribalta in questi giorni. La Lega Anti Vivisezione chiede in particolare al Governo Gentiloni di non cedere alle pressioni imposte da Bruxelles in questo senso, auspicando che l’Italia si opponga in maniera ferma e decisa alla decisione di riprendere la triste pratica di allevare cani Beagle allo scopo di sacrificare tali animali per la sperimentazione scientifica.
Gianluca Felicetti, presidente LAV, fa sapere: “Il Governo non ceda all’imposizione perpetrata da Bruxelles sulla vivisezione che chiede di poter rilegittimare l’allevamento di cani beagle per la sperimentazione come il pluricondannato Green Hill. Il Ministro della Salute non si rimangi a distanza di tre anni la firma sulla Legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale”.
“E’ grave che ieri sia stato approvato il tutto in Senato circa la proroga dei test di droghe e xenotrapianti, quindi il Ministero della Salute non riapra questo capitolo ma continui a difendere le piccole ma significative restrizioni alle sperimentazioni su animali con i divieti su test bellici e allevamenti di cani, gatti e scimmie, decise da Governo e Parlamento”.
“Il tutto nella libertà di implementare la normativa europea tenendo conto proprio del Trattato di Lisbona, che riconosce gli animali come esseri senzienti. Se permetteranno la riapertura di allevamenti come Green Hill ci opporremo con tutta l’Italia civile e con tutti i mezzi nonviolenti possibili”. Le proteste della LAV fanno seguito alla richiesta di modifica legislativa chiesta dalla Commissione Europea alla direttiva 2010/63. Le discussioni sono diventate roventi due giorni fa.
LAV – Pagina Facebook ufficiale
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