Specie protetta di civetta intrappolata in una tagliola (FOTO)

Specie protetta di civetta intrappolata in una tagliola (FOTO)

Questi poveri animali non sono al sicuro neanche nelle aree protette. Una rara civetta è rimasta intrappolata in una tagliola

Tagliola di metallo (Screen Facebook)
Tagliola di metallo (Screen Facebook)

Avere poco, o per niente, rispetto degli animali è già grave di per se senza bisogno di dover spiegare il perché. Ancora più aberrante è se a questa mancanza aggiungiamo il persistere nel cacciarli anche in luoghi dove dovrebbero sentirsi al sicuro.

Ci sono aree che sono riserve naturali, dove anche il più piccolo cambiamento potrebbe apportare un serio danno, per non parlare dei rari e meravigliosi esemplari che vi vivono. La maggior parte di loro sono specie protette, e se non vogliamo dire addio a qualche altro animale, dobbiamo iniziare a fare qualcosa.

La triste vicenda arriva dal Parco Regionale della Grigna, in provincia di Lecco, dove solo grazie alla provvidenziale presenza di due turisti si è riuscito ad evitare il peggio.
Prontamente, nonostante l’animale davanti a loro fosse terrorizzato, dolorante e gravemente ferito, senza perdere la calma hanno chiamato in aiuto i volontari della Lega per l’abolizione della caccia, la LAC.

Il raro esemplare di civetta era intrappolato in una tagliola di metallo, e non sarebbe mai riuscita a restare in vita se nessuno fosse intervenuto.

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La rara civetta intrappolata nella tagliola

Esemplare di civetta capogrosso ferita (Screen Facebook)
Esemplare di civetta capogrosso ferita (Screen Facebook)

Per i due turisti che passeggiavano nel Parco Regionale della Grigna, Lecco, era una semplice passeggiata nella natura, respirando aria pulita e facendo un po’ di attività fisica mentre si ammirava lo spettacolo che li circondava. Purtroppo però, si sono ritrovati a dover constatare l’ennesima barbarie dell’essere umano.

Senza alcun rispetto o sensibilità per chi ne sarebbe rimasto intrappolato, era stata lasciata una tagliola di metallo, che ha intrappolato un raro esemplare di civetta.
L’animale, una civetta capogrosso, specie protetta a livello europeo, era impaurita, dolorante e gravemente ferita. I turisti, che fortunatamente l’hanno avvistata, senza farsi prendere dal panico, sono intervenuti e hanno prontamente chiamato la LAC.

Grazie alla loro prontezza è stato possibile salvare l’animale. Oltre alla terribile esperienza per la civetta, l’orribile atto di posizionare una tagliola e l’egoismo di chiunque l’abbia fatto, c’è sicuramente da aggiungere, che rendere il tutto più grave, il fatto che è tutto avvenuto in una riserva naturale. Questi posti dovrebbero essere luoghi sicuri per gli animali, e se anche qui inizieranno a sentirsi minacciati, e se anche in questi posti non si dimostra più un po’ di buon senso, dove si arriverà?

Se non esiste più nessuna remora, allora sarà anche facile non avere più una linea di confine dove poter tirare un sospiro di sollievo ed essere certi che a nessuno capiti qualcosa.

La LAC nel post Facebook pubblicato per denunciare la cosa, ha tenuto ad esprimere anche le proprie perplessità sul come si gestisce, da parte di chi ne ha la responsabilità, il dover ampliare l’organico del personale di vigilanza venatoria: “Sempre grave la mancata attuazione del Piano nazionale di contrasto al bracconaggio” e continuano “Governo, Ministro della Transizione Ecologica e Regioni latitano sul rispetto dell’impegno di ripristinare gli organici del personale pubblico di vigilanza venatoria“.

Le immagini contenute nel seguente post potrebbero urtare la vostra sensibilità: si sconsiglia la visione a un pubblico facilmente impressionabile

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F.D.M

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