Spaventato dai rumori, un povero cane precipita nel vuoto

Spaventato dai rumori, un povero cane precipita nel vuoto

Spaventato dai rumori (foto di repertorio)

Un dramma domestico quello consumatosi a Torino, dove un cagnolino è morto precipitando dal quinto piano di un palazzo al civico 91 di via Borsi. Il povero cane, un meticcio simile a un lupo, si è spaventato e ha saltato la ringhiera del balcone: il volo da un’altezza di quasi venti metri non gli ha lasciato purtroppo scampo.

Tra gli elementi che maggiormente incidono nei comportamenti dei cani e che li spaventano ci sono fuochi d’artificio, rumori forti provenire dalla strada, sirene, temporali, lampi e il vento forte. In questo caso, il cagnolino si è spaventato a causa dei rumori che arrivavano dall’appartamento dove i padroni stavano facendo lavori di ristrutturazione. Ha provato così a scappare, superando la protezione, inconsapevole del salto nel vuoto.

Sconvolto dall’accaduto il proprietario del cane, il quale è subito corso in strada e aveva si è reso conto del dramma ha avuto un malore. Nel giro di pochi minuti, sul posto è intervenuta una volante della polizia, che ha ascoltato le testimonianze di alcuni dei presenti e ha capito che si era trattato di un tragico incidente e non era un caso di maltrattamenti su animali.

Secondo gli esperti, le reazioni dei cani derivano da due fattori principali tra cui il riflesso acquisito durante l’allattamento dove la madre doveva essere sensibile ai rumori forti oppure da esperienze individuale traumatiche avute dal cane dopo lo svezzamento.

In altri casi, potrebbe esserci un problema al timpano che richiederebbe delle analisi più approfondite con il veterinario. I cani sono spesso stressati dalla vita di città: si tratta di patologie in aumento, contestualmente alla frenesia del vivere quotidiano nei centri urbani.

Altro fattore preoccupante è quello dei temporali: vi sono molti consigli utili per proteggere gli animali domestici, in particolare i cani, che si sentono insicuri davanti a fenomeni atmosferici avversi, il primo fra tutti è quello di dar loro appunto sicurezza e senso di protezione.

Merita un capitolo a parte l’annosa questione dei botti di Capodanno: puntualmente fanno discutere le ordinanze comunali con i divieti per limitare l’utilizzo di petardi, dei botti e fuochi di artificio per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. E puntualmente quelle ordinanze vengono disattese e non rispettate.

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