Spagna, incendio devasta Parco Nazionale di Doñana: emergenza per centro ripopolamento della lince iberica

Spagna, incendio devasta Parco Nazionale di Doñana: emergenza per centro ripopolamento della lince iberica

Orrore in Spagna dove un vasto incendio nei pressi della città di Huelva in Andalusia ha minacciato il Parco Nazionale di Doñana, che accoglie una foresta Patrimonio Unesco ma anche un centro El Acebuche dedicato alla riproduzione delle linci per la conservazione della specie. Considerando l’ampiezza dell’incendio, le autorità hanno stabilito lo stato di emergenza e l’evacuazione dell’area nell’arco della giornata del 25 giugno. Per questo diversi volontari sono approdati ad El Acebuche per aiutare i soccorsi a spostare le linci e gli altri animali ospitati nel rifugio.

La lince iberica è una specie di felino a rischio estinzioni e attualmente, secondo l’ultimo censimento, risalente al 2016, ci sarebbero solo 483 esemplari in libertà, sparsi tra Andalusia, Castilla-La Mancha, Extremadura e il Portogallo mentre 45 esemplari sono sparsi nei centri per la conservazione della specie.

“L’incendio è stato molto vicino al centro e con il fumo si è creata una situazione di panico. Non solo le linci sono state minacciate dal calore e dall’intossicazione ma anche altre specie”, ha dichiarato un attivista ecologista, Juan Romero, sottolineando che la femmina di lince è deceduta per lo stress e la forte intossicazione.

In totale, il personale è riuscito a recuperare solo nove esemplari e cinque cuccioli, ovvero 14 esemplari su 25 lince ospitate. Gli altri esemplari sarebbero stati lasciati all’interno del centro con le gabbie aperte durante le operazioni di emergenza, in modo che potessero fuggire e mettersi al riparo. Tuttavia, il ministero dell’agricoltura avrebbe smentito che ci siano delle linci scappate dal centro.

In un comunicato, il centro di El Acebiuche ha specificato che “una volta che si potrà accedere nuovamente al centro si valuterà la situazione degli animali, se sono rimasti nelle loro gabbie o se sono usciti, nel qual caso si procederà a una strategia per la loro cattura”.

Quello che sconforta maggiormente i responsabili del centro è che l’esemplare deceduto era una delle femmine più riproduttive che un mese fa aveva dato alla luce a ben due cuccioli.

Una vera e propria tragedia che colpisce nel cuore il paese. Ettari di foresta bruciati, in un’area ad alta densità turistica e per cui su change.org è stata già avviata una petizione per il rimboscamento dell’area.

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