Il rilancio del Paese verrà definito con un nuovo Piano come annunciato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Gualtieri. Le “scelte dovranno mettere al centro la sostenibilità ambientale” sostiene il WWF.
“L’innovazione, l’efficienza e l’efficacia del nostro sistema produttivo ed economico passano attraverso scelte che mettano subito al centro la sostenibilità ambientale e sociale in tutti i settori di intervento“. E’ questa la richiesta del WWF al Governo italiano che ha annunciato un Piano di rilancio del Paese che sarà alla base di una Legge di Bilancio 2021. Il documento del WWF è complesso ed elaborato e contiene 50 proposte.
Scelte energetiche per la decarbonizzazione: quindi una normativa quadro sul clima, che in Italia manca, misure di fiscalità energetica e prezzo del carbonio, impianti per le rinnovabili progettati e realizzati in tempi brevi, particolare attenzione alla rinnovabili distribuite che hanno un impatto occupazionale ancora maggiore, chiusura delle centrali a carbone entro e prima del 2025 investendo in progetti alternativi.
Strumenti per mettere in sicurezza il nostro Capitale Naturale: piano nazionale di ripristino e rinaturalizzazione di ecosistemi di grande respiro e misure economiche e fiscali e a sostegno degli investimenti per la tutela e la valorizzazione della biodiversità (credito e micro-credito e crediti di imposta e altre agevolazioni).
Tutelare il nostro Pianeta Blu: porre fine ai “paper park” nei nostri mari e favorire la co-gestione sostenibile della pesca.
Favorire il processo di selezione delle grandi opere pubbliche: riforma del Dibattito Pubblico all’italiana per renderlo davvero strumento per la valutazione partecipata.
Settore dei trasporti: passaggio dal PGTL ad un Piano Nazionale della Mobilità, elettrificazione dei trasporti come scelta strategica, risorse per la realizzazione dei cantieri concentrate sulla manutenzione e messa in sicurezza del patrimonio infrastrutturale esistente, “cura del ferro” per contribuire a superare il pesantissimo squilibrio verso il trasporto su gomma, integrazione dei traffici portuali con le infrastrutture logistiche e retroportuali e devono essere facilitate le operazioni di instradamento.
Muoversi bene nella città diffusa: come assicurare una mobilità a basso impatto per la “città diffusa”, infrastrutturazione per le biciclette come valida alternativa alla mobilità privata, scelte di City Logistic a seguito dello sviluppo dell’e-commerce.
Città verdi e resilienti: pianificazione urbanistica “bilancio zero” di consumo del suolo, no alla polverizzazione dispersione urbana come soluzione per il distanziamento sociale, valorizzazione ecobonus all’edilizia residenziale pubblica, far respirare e decongestionare le città italiane.
Risanamento e recupero grandi aree inquinate: dotarsi di una strategia e di un Piano per recuperare e riqualificare un immenso patrimonio di aree inutilizzate.
Turismo: fare una valutazione articolata degli impatti della crisi sanitaria e degli effetti provocati dal blocco delle attività economiche, strategia per il rilancio del Settore Turistico, far ripartire velocemente il settore tutelando i livelli qualitativi dell’offerta, soluzioni per favorire e governare la mobilità turistica green.
Agricoltura sostenibile: richiesta all’Europa di una Politica Agricola Comune con obiettivi ambientali ambiziosi, varo di un Piano Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, pacchetto di incentivi fiscali per la Giusta Transizione in agricoltura, misure smart a sostegno del biologico.
Messa in sicurezza del territorio: mettere in cantiere 100 progetti di rinaturazione lungo i nostri fiumi, rivedere gli standard di intervento e i capitolati di affidamento lavori per la manutenzione idraulica.
Gestione responsabilmente il patrimonio forestale: diffondere una gestione bio-economica del patrimonio boschivo, sostenere e accompagnare la filiera per la produzione dei prodotti certificati.
Nuova politica industriale: favorire la ri-conversione ecologica del sistema produttivo.
Economia circolare in tempi di crisi: responsabilità estesa del produttore, estensione del regime EPR, attenzione alle ricadute dell’e-commerce, anticipare il nuovo Piano per l’economia circolare, ruolo del Green Public Procurament, leva fiscale utile all’economia circolare.
Riduzione della plastica: mettere in campo tutti gli strumenti istituzionali possibili per governare il problema plastica e costruire una filiera sostenibile dalla produzione al consumo degli oggetti di plastica.
Il ruolo virtuoso della Pubblica Amministrazione: riforma organizzativa del CIPE, trasformato in CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) e velocizzare le procedure autorizzative intervenendo su come opera la P.A..
Impegno dello Stato nella R&S per la sostenibilità: spendere di più e meglio in R&S per lo Sviluppo sostenibile.
Ruolo positivo e dinamico della scuola: strategia nazionale di educazione allo sviluppo sostenibile e favorire la outdoor education in contatto con la natura.
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S.C.
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