Bloccata la tappa di Vasto del Jovabeach party, la tournée di concerti di Jovanotti
La tournée estiva di Jovanotti aveva sollevato fin dall’inizio diverse perplessità e problematiche riguardo al tema ambientale e animalista. Diverse associazioni ed esperti hanno infatti presentato degli esposti sollevando alcune irregolarità e violazioni dell’organizzazione dell’evento, distribuito in 17 spiagge lungo tutta la penisola dove nidificano alcune specie protette come la Tartaruga Carretta Carretta e l’uccello Fratino, addirittura d’interesse comunitario.
In barba a quanto denunciato, in molti hanno addirittura deriso i timori degli ambientalisti per la tappa di Rimini, come Radio Deejay Chiama Italia, con l’imitazione di Nicola Savino di Jovanotti. All’indomani della manifestazione, fu presentato un secondo esposto nel quale veniva fatto presente che solo 3 pulcini su 4 pulcini in questione, erano stati avvistati.
Una serie di vicissitudini che vede in palese conflitto molte associazioni con l’evento di Jovanotti, promosso come tour sostenibile in una campagna contro l’uso della plastica e sostenuto dallo stesso WWF che ha collaborato nell’individuare i luoghi dove svolgere i concerti.
Peccato che molti esperti locali che, come nel caso di Cerveteri e altre località come Vasto, hanno hanno presentato degli esposti sollevando irregolarità sia da un punto di vista di danneggiamento ambientale che per la fauna selvatica.
In merito alla tappa di Vasto, fissata al 17 agosto, è intervenuto il prefetto di Chieti che ha sospeso il concerto per mancanza dei requisiti di sicurezza.
“Io e i miei figli siamo fan di Jovanotti ma a tutt’oggi è impossibile realizzare il concerto sulla spiaggia di Vasto”, ha chiosato il prefetto, ricordando che, come riporta rete8.it, “gli organizzatori hanno presentato a marzo un progetto bocciato dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e tale progetto così è rimasto”.
Nessun tentativo da parte degli organizzatori ad adeguarsi alle raccomandazioni.
Per i 40mila fan di Jovanotti che hanno già comprato i biglietti si tratta di un colpo al cuore. Il prefetto ha voluto preservare l’immagine del cantante precisando che sicuramente non era al corrente delle molteplici criticità del luogo scelto dall’organizzazione, “altrimenti non metterebbe a repentaglio l’incolumità di decine di miglia di fan”.
Ambiente e sicurezza in primo piano a Vasto
“Parliamo di un giro d’affari di oltre 3 milioni di euro, ma riguardano l’organizzazione, tanto più che ho fatto mettere a verbale più volte qual è il bene primario da tutelare. Se questi signori vendono i biglietti prima di avere tutte le autorizzazioni, addirittura prima di presentare un piano degno di questo nome, il rischio di impresa è tutto a carico loro”. Ha dichiarato in conferenza stampa il Prefetto, ricordando la serie d’incontri con i promotori dell’evento per cui “ci si sarebbe aspettati una rispondenza rispetto alle criticità già evidenziate in Comitato, che non è la sede per l’approfondimento tecnico, considerata la manifestazione e considerato che il ministero ha fatto una circolare specifica per l’evento in tutta Italia, vista l’importanza dell’evento e la forza attrattiva di Jovanotti: ebbene, si sono presentati in Questura senza il piano che poi al termine della riunione hanno presentato, ma che praticamente era uguale al primo”.
La decisione del Prefetto è stata accolta con favore dalle associazioni animaliste e ambientaliste.
L’ornitologo Augusto De Sanctis, in prima linea, e che da mesi ha denunciato le problematiche legate alla manifestazione ha commentato che “la Stazione Ornitologica Abruzzese nell’esposto aveva sollevato pesanti dubbi anche sulla sicurezza. Avevamo fatto notare, tra l’altro, che l’area era stata descritta come “priva di ostacoli” e invece c’era un corso d’acqua (che poi il comune voleva pure tombare usando 80.000 euro di fondi regionali). I concerti vanno fatti in stadi, piazze e palazzetti dove ci sono gli standard (parcheggi, bagni ecc). Ovviamente proseguiremo a seguire la vicenda”.
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Ci si chiede se la posizione della prefettura non sarà ritratta come nel caso di Castelvolturno dove a ridosso della tappa in Campania, venne dissequestrata un’area destinata al concerto. Oppure se per la prima volta, si riuscirà a far rispettare le leggi e a tutelare il patrimonio ambientale e faunistico.
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C.D.
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