Vi raccontiamo in esclusiva una favola di Pasqua; il cane Blacky adesso è felice in una nuova famiglia, ma all’inizio era denutrito e debole.
Sembra una storia scritta in un libro o vista in un film, ma quella che vi raccontiamo è una favola vera, una favola di Pasqua. I protagonisti sono Mariagrazia, Davide e una dolce montagna di peli neri, un cane di un anno. Siamo a Noicàttaro, in provincia di Bari, è il 12 aprile 2020, giorno di Pasqua, e Mariagrazia, consigliere comunale, riceve diverse segnalazioni da parte di alcuni cittadini.
C’è un cane abbandonato all’interno del cortile della Scuola Media Statale G. Pascoli del paese. La donna, da sempre sensibile alle tematiche animaliste, si precipita e trova al di là della ringhiera un cagnolino impaurito. Siamo nel bel mezzo dell’emergenza Coronavirus, l’istituto è chiuso da tempo, Mariagrazia fa un giro di perlustrazione veloce e ci mette pochissimo a capire che quel cane è stato lanciato, scaraventato lì, abbandonato; non può essere entrato in alcun altro modo. Non ci pensa due volte, scavalca e offre al cane del cibo che aveva saggiamente portato da casa. Il cane è spaventato, ringhia, appare magro, malnutrito e non appoggia una delle zampe per terra. È talmente debole che fatica a stare in piedi.
“Nei giorni successivi ho contattato la Dirigente scolastica che, compresa la situazione, mi ha fornito le chiavi della struttura. Poi un veterinario che non è riuscito a visitare il cane perché ringhiava e non si faceva avvicinare” racconta Mariagrazia ai nostri microfoni. Ma la donna vede del buono in quegli occhioni scuri e decide di aspettare qualche giorno prima di avvertire la Asl. Per due – tre volte al giorno Mariagrazia porta cibo e acqua all’animale e dai balconi i vicini si mostrano partecipativi e interessati alle sorti di Fido.
“Ho contattato i canili e i veterinari di zona e di paesi limitrofi, ho scritto sulle pagine social dedicate, ma nessuno sembrava conoscere il passato di questo cane” dichiara ancora.
Qualche giorno dopo una doppia sorpresa: “Il cane ha cominciato a fidarsi di me e pian piano ha iniziato ad avvicinarsi, ma una sera, nel buio, ho visto una persona venire verso di me. A primo impatto mi sono spaventata, non nego di aver avuto paura, ma poi ho visto il cane andargli incontro. Era evidente che i due si conoscevano già” racconta Mariagrazia.
Quell’ombra era Davide, un ragazzo di 30 anni; racconta a Mariagrazia che anche lui, sin dal giorno di Pasqua indossa mascherina e guanti, scavalca il cancello e porta cibo e acqua al cane. Durante tutto il giorno però controlla il cane dal balcone di casa; la sua abitazione si affaccia proprio sul cortile della scuola.
“Hai scelto un nome per lui?” chiede Mariagrazia e Davide racconta di aver pensato a Blacky. “Sì, mi piace, io avevo pensato di chiamarlo Corona, ma Blacky mi piace, da oggi lo chiameremo così”.
Passano altri giorni, Blacky non è più timoroso, si lascia visitare. Il veterinario conferma che è in buona salute, è un meticcio di circa un anno (forse un incrocio con un pastore belga), aveva una pregressa frattura alla zampa che si è calcificata naturalmente, non ha parassiti.
Mariagrazia e Davide continuano a prendersi cura di Blacky, ma pian piano cresce nel ragazzo l’idea e la voglia di adottarlo. E qui c’è la storia nella storia. Davide abita con i genitori e la sorella in una casa con un giardino di pertinenza; lì con loro Blacky vivrebbe benissimo. Hanno da qualche mese perso il loro cane, un dolore immenso. Blacky non potrà mai prendere il suo posto, ma anche lui merita una casa e tanto amore e anche la famiglia vuole tornare ad avere un Fido tra i piedi. E così Blacky comincia a stare a casa di Davide ma Mariagrazia continua ad andare a trovarlo “è legato a entrambi, vado a vedere come sta, a giocare un po’ con lui. È un cane intelligente e sveglio”.
La storia del cane Blacky è stata raccontata dall’Assessore all’Agricoltura e all’Ambiente Vito Fraschini facendo così il giro del paese (e non solo) e diventando di dominio pubblico.
Mariagrazia ci racconta che anche lei ha due cani, uno di questi, Ray “era stato abbandonato nel bidone della spazzatura”. Pare che questa donna abbia una certa “propensione” a trovate animali abbandonati soprattutto nei giorni di festa, motivo? “A Capodanno avevo portato Ray a fare una passeggiata e ho trovato un cucciolo di un mese abbandonato, impaurito e infreddolito. Gli ho prestato le prime cure e poi sono riuscita anche a trovargli una casa. L’ha adottato un altro Assessore nojano. Adesso Leo è felice con la sua nuova famiglia”.
Beh, Mariagrazia, un piccolo consiglio spassionato: occhi aperti per il prossimo ferragosto!
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S.C.
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