Sordo alla nascita viene assalito da uno sciame di api. Abbandonato dai suoi padroni

Sordo alla nascita viene assalito da uno sciame di api. Abbandonato dai suoi padroni

@Facebook/LuvnPupz

Fin da cucciolo non è stato molto fortunato. Come dire il brutto anatroccolo un po’ storpio che la Dea della ruota non ha mai voluto baciare. Questo esemplare un pit bull di nome Stinger è nato sordo a causa di una malformazione e per questo un giorno, nel mese di settembre 2016, quando è rimasto solo in giardino non si è accorto che si stava avvicinando uno sciame di api che si sono letteralmente scaraventate su di lui e a migliaia lo hanno punto su tutto il corpo, riducendolo in fin di vita.

Ma la cosa peggiore doveva ancora accadere. Stinger è riuscito a trascinarsi fino alla porta di casa, svenendo dal dolore fino a quando non è stato ritrovato dai proprietari che lo hanno preso e portato dal veterinario. Purtroppo come spesso accade le spese per i trattamenti erano troppe elevate e i padroni hanno preferito dileguarsi, senza farsi scrupoli lasciando dietro di sé il loro amico che stava sdraiato inerme sul lettino dell’ambulatorio e che li ha visti allontanarsi senza fare più ritorno.

A quel punto, una giovane volontaria presente nella clinica veterinaria ha contattato Carri Shipaila, fondatrice di LuvnPupz, un’associazione animalista che non ha esitato un istante a mettersi in macchina per andare a recuperare Stinger.

“Mi hanno detto che il cane era in condizioni gravi a causa di punture di api. Ma non solo, il piccolo era affetto da una malattia della pelle autoimmune che aveva causato vesciche dolorosissime. Ho preso la macchina e dopo un’ora ero lì da lui”, ha raccontato la Shipaila che si è poi presa cura del povero Stinger giorno e notte i primi tempi.

“Quelle bestie dei suoi umani lo hanno abbandonato proprio quando lui aveva più bisogno di loro. Non è concepibile una cosa del genere. Dalle sue condizioni era chiaro che lo avessero tenuto malissimo. Aveva la scabbia ed era gravemente malnutrito. Quella povera creatura aveva dovuto vivere un inferno”, prosegue la donna, spiegando che a causa della malattia autoimmune “Stinger dovrà essere costantemente curato e controllato per tutta la vita. Ma ciò non ci ha impedito di rendergli il cammino il più sereno e tranquillo possibile”.

Grazie alla Shipalia, il brutto anatroccolo ha iniziato a guarire e ogni giorno le sue condizioni miglioravano, lasciando comparire il cigno. Infatti, Stinger si è rivelato non solo un bellissimo esemplare di razza ma anche un cane meraviglioso, innamorato delle persone, con un carattere dolce e divertente. Dagli aggiornamenti condivisi sulla pagina dell’associazione, a distanza di diversi mesi, il pelo ha ricominciato a crescere e adesso, Stinger può fare sogni tranquilli in attesa di una famiglia che vorrà prendersi cura di lui e che saprà amarlo per la vita. Niente paura, la Shipalia nel frattempo veglierà amorevolmente, come ha fatto fino ad oggi, su di lui.

Ecco com’era ridotto 

Stinger nel mese di settembre

Stinger oggi

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