A Cosio Valtellino, in provincia di Sondrio, è stata fatta una terribile scoperta: alcuni gatti sono stati ritrovati appesi ad una grondaia nei pressi di una scuola, e l’autopsia effettuata presso l’istituto zooprofilattico ha confermato che i poveri animali sono morti tra atroci sofferenze. Ci si chiede chi possa aver fatto una cosa talmente rivoltante. Lascia sgomenti il fatto che siano stati usati lacci in acciaio con il cappio restringente, solitamente utilizzati dai bracconieri nella cattura degli animali selvatici.
E fa specie che del materiale simile sia stato rinvenuto in un luogo urbano, lontano dai boschi. E’ evidente l’intenzione di agire solamente per infliggere immenso dolore, anche con l’esposizione prolungata al pubblico delle povere vittime, come se i gatti ammazzati fossero dei trofei. Ad essere stati uccisi sono stati anche degli sfortunati mici sottratti all’amore dei rispettivi padroni: difatti la locale sezione della LAV aveva ricevuto proprio negli ultimi giorni diverse segnalazioni inerenti ad improvvise sparizioni.
Proprio la stessa Lega Anti Vivisezione ha poi scoperto il tutto attraverso una breve ma accurata indagine, avvalendosi anche delle informazioni raccolte dai residenti. I gatti morti lasciati appesi senza alcun rispetto potevano essere visti dai bambini, causando episodi molto spiacevoli. I cappi arrivavano a stringersi in maniera talmente forte da causare una eccessiva compressione della cassa toracica tale da causare arresto cardiocircolatorio oltre ad un male fisico indicibile.
Una notizie che purtroppo stona con l’amore incredibile dimostrato da questa persona nei confronti dei gatti: un gesto da non credere.
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