Le soluzioni per salvare la biodiversità, le proposte portate avanti da una nuova indagine che svela la gravità del problema sottovalutato
La distruzione degli ecosistemi e degli habitat dipende dagli esseri umani. Un dato molto triste, confermato da uno studio accurato condotto da un team di scienziati che hanno analizzato il problema della biodiversità, prendendo in esame da quali cause deriva. I risultati emersi non sono incoraggianti.
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La prima causa di perdita della biodiversità è legata al nostro tipo di alimentazione. Gran parte del cibo che consumiamo è prodotto a buon mercato, avvalendosi dell’utilizzo di fertilizzanti, pesticidi, che ne compromettono la qualità e determinano una crescita del fenomeno della deforestazione. Quello che incide sul problema riguarda anche i cambiamenti climatici che rappresenta il 30 % circa delle emissioni prodotte dall’uomo. Il riscaldamento globale, ad esempio, sconvolge il ritmo riproduttivo di tantissimi animali che sono classificati come animali a rischio estinzione. Nonostante la situazione appaia irrisolvibile, è bene tenere presente degli accorgimenti da seguire per arginare il problema.
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In primo luogo, occorre preferire le diete a base vegetale, per messo dell’influenza che gli allevamenti degli animali esercitano sulla biodiversità con il relativo consumo di suolo e dell’ambiente. I benefici che porterebbe l’adozione di tali soluzioni non sono pochi. In primis, avremo una riduzione dello spreco del cibo, inclusa la richiesta della pressione sull’ambiente e sul suolo. Non è tutto..perché i vantaggi potrebbero includere anche la riduzione del rischio dell’espansione di epidemie. Un dato sorprendente che dovrebbe indurci a riflettere sui comportamenti che scegliamo di adottare ogni giorno. La seconda norma alla quale dovremo attenerci concerne la salvaguardia delle aree naturali che è necessario isolare e proteggere. Bisogna evitare in tutti i modi di convertire la terra per usi agricoli. In tal modo, è possibile recuperare gli ecosistemi che sono stati distrutti e mantenere intatti gli ecosistemi originari. Infine, non per importanza, si colloca l’impiego di pratiche agricole più rispettose della natura, attraverso la diminuzione dell’utilizzo di additivi e la sostituzione delle monocolture con le policolture.
Nonostante le soluzioni proposte e adottate, purtroppo rimane il problema del costante consumo di carne da parte degli italiani. Questo viene confermato da un altro sondaggio che ha illustrato come non siamo più disposti ad eliminare il consumo di carne, pur essendo a conoscenza che si tratta di una giusta causa. Tra le risposte più cliccate non è stata ritenuta una soluzione da adottare la promozione di una dieta vegetale che solo il 30 % delle persone sarebbe disposta ad approvare.
Un problema dalla portata notevole che necessita di una soluzione urgente e rapida.
Benedicta Felice
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