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Solo e pieno di pulci, cucciolo abbandonato in un sacchetto di carta al mercato

Cucciolo ritrovato in gravi condizioni in un mercato: il piccolo era stato rinchiuso in un sacchetto di carta per poi essere abbandonato. 

Solo e pieno di pulci, cucciolo abbandonato in un sacchetto di carta al mercato (YouTube Animal Shelter – Amoreaquattrozampe.it)

Quando ho appreso le inquietanti dinamiche sul ritrovamento di un cucciolo di cane abbandonato ho voluto confrontare l’accaduto con altri simili episodi avvenuti negli ultimi mesi e mi sono chiesta come sia possibile compiere un’azione tanto crudele. Il cagnolino di questa brutta storia è stato fortuitamente rinvenuto in tempo all’interno di un mercato. Il piccolo era stato rinchiuso all’interno di un sacchetto di carta per non essere rinvenuto.

Cucciolo di cane abbandonato nel mercato: era avvolto in un sacchetto

Alcuni abituali clienti del mercato si sarebbe accorti casualmente della presenza del cucciolo dopo averlo sentito mentre si lamentava. Il cagnolino aveva pochi giorni di vita quando è stato scoperto e soffriva per l’assenza della sua mamma quanto per l’abbandono di quella che si presume sia stata, seppur per poche ore, la sua neo-famiglia di umani.

Pino in cura (YouTube Animal Shelter – Amoreaquattrozampe.it)

Al di là della forte sensazione di solitudine e del crescente timore di non riuscire a sopravvivere, il cagnolino era riuscito a continuare a respirare in condizioni igieniche estreme. Il cucciolo, essendo rimasto a lungo rinchiuso in una busta della spesa con residui di cibo e altri rifiuti, avrebbe contratto diverse malattie e infezioni cutanee.

Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> Abbandonato in spiaggia diventa il loro guardiano 

Il pelo del cagnolino era stato invaso completamente dalle pulci ma, grazie al pronto intervento dei veterinari sul posto – e al successivo trasporto in clinica – il pelosetto è riuscito infine a cavarsela nel migliore dei modi. Il cucciolo è stato ribattezzato con il nome di Pino e ora – grazie alla sua trasformazione, a circa 6 mesi dal suo ritrovamento – sarebbe irriconoscibile.

Il salvataggio del cucciolo Pino e le sue nuove amicizie

Il ritrovamento di Pino sembra inoltre riuscire a riportare alla mente la recente scoperta di un altro cagnolino, stavolta abbandonato nei pressi di una carrozzeria. Entrambi i cuccioli erano apparsi emaciati, agli occhi dei loro soccorritori, e mostravano di avere un pelo estremamente rovinato. A guardarli oggi, nella loro luminosa trasformazione, non sembra difficile comprendere che talvolta potrebbe bastare un po’ d’amore e di basilari attenzioni per salvare una vita.

Pino e il suo amico (YouTube Animal Shelter – Amoreaquattrozampe.it)

Come riferisce anche “Animal Shelter” in un filmato condiviso su YouTube – in cui si racconta più nei dettagli il salvataggio di Pino – il cagnolino nero ora è stato finalmente adottato da una nuova famiglia e vive assieme ad altri simpatici pelosetti.

Fra loro c’è anche un adorabile esemplare di Maltese con cui Pino si sarebbe – sin da subito – trovato in sintonia. Pino è dunque un ottimo amico oltre che un insostituibile compagno di giochi.

Giada Ciliberto

Laureata in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione e laureanda in Scritture e Produzioni dello Spettacolo e dei Media (cinema) presso "La Sapienza" di Roma. La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) conclusosi nel 2020, presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza e con la successiva collaborazione con alcune riviste on-line. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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