Dire addio ad un compagno a 4zampe è una delle tappe più dolorose alla quale ci sottopone la vita che c’insegna a lasciar andare gli esseri o le persone alle quali teniamo. Con un animale da compagnia, nello specifico un cane si crea un legame molto forte tanto più se quel piccolo essere diventa anche un collega come nel caso dei cani da servizio. E’ la storia del soldato Kyle Smith e del suo cane Bodza al servizio della Air Force degli Stati Uniti. Un pastore tedesco straordinario addestrato per individuare gli esplosivi e con il quale Smith ha condiviso delle missioni in Iraq, Kirghizistan e Kuwait.
Quando è stato il momento per Bodza di andare in pensione, nel 2012, Smith non ha esitato ad accogliere quel compagno nella sua casa, diventando una cosa unica con il suo cane. “Mi è piaciuto lavorare con lui perché mi ha insegnato molto e capisci che in realtà è stato reciproco”, racconta Smith, ricordando quanto Bodza sia stata un cane molto gentile che in pensione si occupava dei cavalli, facendo in modo che non oltrepassassero il confine.
“Gli piaceva abbaiare alla propria ombra e così mi divertivo con lui a fare ombra con la mia mano e a vederlo ricorrerla”, prosegue il militare, lasciando capire quanto in realtà un cane da servizio rimane sempre un animale voglioso di affetto e di gioco.
Un’amicizia unica, una vita condivisa insieme: in casa, Bodza seguiva ovunque Smith, restando al suo fianco, ai peidi del letto ogni notte.
Purtroppo, nel 2016 è stato diagnosticato una mielopatia degenerativa a Bodza che lentamente ha iniziato a paralizzare gli arti posteriori. Quello straordinario compagno non riusciva più a stare in piedi, né tanto meno a camminare fino a quando Smith non ha dovuto prendere la tragica decisione di dovergli dire addio e alleviare la sua sofferenza.
Il giorno è stato fissato nell’ultima settimana di Febbraio 2017, presso la Clinica Vet Fort Bliss a El Paso, in Texas. Per dire addio a Bodza è stata organizzata anche una cerimonia militare dell’Air Force. Smith fino all’ultimo ha tenuto Bodza tra le sue braccia per poi abbracciarlo, salutandolo per l’ultima volta. “E’ stato travolgente. Quando si è addormentato per sempre mi è sembrato che Bodza era tornato sereno”.
Il giovane soldato nonostante si fosse preparato a quel momento non ce l’ha fatta a trattenere le lacrime e si è inginocchiato davanti al suo cane, sostenuto dai suoi colleghi militari, avvolto da un sentimento di angoscia e di pace
“Mi hanno lasciato singhiozzare come un bambino, mi hanno dato una pacca sulla spalla, come per dirmi che tutto era a posto. Il mio superiore ha afferrato una bandiera con la quale ha avvolto Bodza e mi hanno lasciato con lui da solo per qualche minuto”, ricorda Smith.
L’immagine di questi due amici che si sono detti addio sta facendo il giro del mondo. Le ceneri di Bodza sono ora custodite a casa di Smith, mentre sul retrovisore è attaccato il suo collare.
“Non dimenticherò mai la sua fedeltà. E’ stato un cane generoso più di qualsiasi altra persona e mi manca ogni giorno”.
Una testimonianza commuovente di un’amicizia e un legame unico tanto più nel vedere un uomo, un soldato che dovrebbe essere preparato a missioni di un certo tipo, piangere come un bambino di fronte al proprio cane. Ecco cosa significa il done che ci fanno: quello dell’innocenza.
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