Gara di solidarietà per salvare i cani randagi dei soldati sul fronte
Nonostante l’emergenza pandemia in tutto il mondo con il cessate sui vari fronti caldi, i militari continuano a presidiare le basi che sia in Afganistan o in Siria del Nord. In questo momento storico, al dramma della guerra si aggiunge il timore del coronavirus e della sua diffusione. Negli ultimi anni, sono rimbalzate in rete le storie di soldati che durante la loro missione si sono affezionati a cani randagi, trovati nel paese di destinazione. Molte le testimonianze di questi uomini che hanno raccontato quanto la presenza di quei cuccioli e pelosi a 4zampe sia stato di conforto.
Il legame che si è venuto a creare era tale che questi soldati, finita la missione, non potevano non tornare a casa con il loro nuovo amico. Ed è così che è nato un fenomeno che ha coinvolto numerose associazioni in tutto il mondo per aiutare questi soldati a portare con loro i cani che hanno adottato durante le loro missioni all’estero oppure per i quali hanno cercato una famiglia.
Tra queste organizzazioni, l’associazione Puppy Rescue Mission è nata per aiutare i soldati, promuovendo raccolte fondi per portare a casa questi cani. Ma non solo. L’associazione si occupa anche di offrire un sostegno concreto non solo economico ma anche per quanto riguarda la documentazione necessaria per trasferire i cani.
Nel mese di marzo, la storia di un cucciolo di randagio ha conquistato il cuore degli utenti. L’esemplare di nome Rumi è stato trovato dal Primo tenente Shelby Koontz nei pressi di una base americano collocata nel nord-est della Siria. Il cucciolo era sporco, coperto di fango e denutrito.
Il tenente ha dato da mangiare al cucciolo e con il passare delle settimane quando lo ha visto diventare allegro, giocherellone e affettuoso, si è letteralmente innamorato di Rumi. Dopo aver ottenuto il permesso di tenere il cane nella base militare, Koontz ha continuato a prendersi cura del cucciolo che si è subito ambientato con i militari.
Koontz prima di finire la missione in Siria, ha voluto trovare una famiglia per Rumi. Avendo già un cane, il tenente si è messo in contatto con la Puppy Rescue Mission chiedendo di aiutarlo a trovare per lui una famiglia e un aiuto per portare via il cane dalla Siria.
L’associazione ha promosso una raccolta fondi per provvedere a tutte le spese: vaccinazioni, documenti e per pagare il viaggio di Rumi fino a Fort Bliss, in Texas, dove lo attende una famiglia amorevole.
Nell’arco di pochi giorni, l’associazione ha raccolto 3500 dollari, somma sufficiente a coprire tutte le spese. Dagli aggiornamenti, il cucciolo ha intrapreso il viaggio che lo porterà a casa. Il cane è arrivato in Iraq dove dovrà stare in quarantena per 30 giorni in un centro dell’associazione e se non vi saranno problemi, potrà poi proseguire il viaggio fino in Texas.
“Il giorno in cui arriverà negli Stati Uniti, sarà il giorno più orgoglioso del mio schieramento”, ha commentato il tenente Koontz ai media americani.
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C.D.
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