Un fatto raccapricciante che solleva interrogativi di fronte al tipo di società malata che si è venuta a creare attraverso le nuove possibilità che offrono la rete. Purtroppo, anni fa, emerse un fenomeno, quello snuff movie, degno della trama di un film horror, ma terribilmente reale. Ovvero, quello di realizzare dei video con la morte in diretta di un essere vivente. Ormai la rete è piena di fatti più o meno scandalosi e rivoltanti in cui individui senza cuore uccidono, filmando, un animale. Basta pensare ad Angelo, recentemente rimbalzato sulle pagine di cronaca, ucciso a bastonate da quattro ragazzi a Sanginetto. Uno dei tanti episodi che narrano il lato oscuro dell’essere umano.
E così, suscita sdegno, il fatto riportato dai media americani, accaduto a Dothan in Alabama, dove un uomo ha superato ogni limite della decenza, filmando la tortura in diretta di una povera tartaruga, pubblicando il video su Facebook Live chiedendo maggiori “I like” e visualizzazioni per continuare a torturare la tartaruga.
Secondo quanto si apprende, lo scorso 8 agosto, alcuni cittadini hanno chiamato il dipartimento di polizia segnalando il video su Facebook Live, nel quale un ragazzo di 19 anni, James Terrance Allen è stato visto mentre stava versando dell’alcol su una tartaruga chiedendo a chi era in linea: “Datemi 100 visualizzazioni e la accendo”.
Purtroppo, Allen è andato fino in fondo, dando la povera bestiola alle fiamme e chiedendo ulteriori visualizzazioni minacciandola di morte: “Datemi 200 visualizzazioni o morirà”.
Fortunatamente gli agenti sono intervenuti in tempo per fermare Allen, accusato di crudeltà aggravata verso gli animali e salvare la tartaruga.
L’esemplare, chiamato “Leonardo” è stato affidato ai veterinari che provvederanno al suo recupero, auspicando che possa essere rimesso in libertà in quanto si tratta di una specie in via d’estinzione, la Gopherus polyphemus. Non a caso, il dipartimento ha reso noto di voler indagare in modo da aggiungere ulteriori accuse contro Allen, riguardo al fatto che abbia tentato di uccidere un animale a rischio estinzione.