Si terrà martedì 11 luglio alle ore 13:00 presso il tribunale penale di Livorno l’udienza del processo per la morte del povero Snoopy ucciso a sangue freddo da Massimiliano Giunta, 39 anni, residente a Livorno. L’episodio risale all’agosto del 2015, quando il dolce meticcio di circa 7 anni, che era sul balcone del casa, venne freddato con un colpo di fucile.
Nelle scorse settimane, Massimiliano Giunta ha inviato alla Procura una lettera nella quale esprime il proprio rimorso, di pentirsi e di vergognarsi di quello che ha fatto: “Preciso che verso le 9 sono uscito di casa senza rendermi conto. Ho sbagliato, pur non volendo ho fatto una cosa vile e me ne vergognerò a vita, anche io sono stato padrone di un cane e so cosa vuol dire perderlo. Chiedo perdono alla famiglia di Snoopy, alla mia famiglia e a tutti coloro che amano gli animali. Porterò con me il rimorso a vita”.
Durante la confessione, l’uomo ha confermato di aver voluto “solo per fare smettere il cane di abbaiare, perché non riuscivo a dormire. Quando ho sparato ho mirato al terrazzo dove c’era il cane che abbaiava. Ero distante, mai avrei pensato di poterlo colpire”.
Intanto, in queste ore Animalisti Italiani Onlus fa sapere di essere stata ammessa, insieme anche alle sigle di altre associazioni e al Comune di Livorno, come parte civile al processo contro Massimiliano Giunta, sollevando il caso perché l’uomo rischierebbe posso, rispetto a quello che ha fatto, ovvero soltanto l’ammissione in prova.
La nuova Responsabile nazionale delle sedi locali dell’associazione, Emanuela Bignami, non ci sta e attacca: “Sarebbe l’ennesima ingiustizia! Ancora una volta la morte di un animale innocente rischia di essere sottovalutata dalla giustizia italiana. Noi di Animalisti Italiani Onlus diciamo no! No ai lavori socialmente utili! No a far finire nel dimenticatoio la memoria di Snoopy! No a considerare un animale meno degno di giustizia rispetto a un essere umano!”.
“Animalisti Italiani Onlus è pronta al presidio in tribunale. Martedì saremo a Livorno perché la famiglia di Snoopy non deve essere lasciata sola in questa battaglia per la giustizia. Partiremo anche da Roma, se serve, con i nostri attivisti e con i nostri volontari”, sottolinea agguerrita Emanuela Bignami, dopo che nelle scorse settimane anche la Lega Nazionale per la Difesa del Cane aveva detto di no alla richiesta di messa in prova avanzata dai legali di Massimiliano Giunta.
Duro anche Viviano Voliani, Responabile della sede di Livorno di Animalisti Italiani Onlus: “Ci schiereremo davanti al tribunale con bandiere e cartelli per chiedere che Massimiliano Giunta paghi per il crimine ingiustificabile di cui si è macchiato”. L’avvocato di parte civile Francesca Menconi, che segue l’associazione, aggiunge: “In tribunale ci opporremo a quella che, ad oggi, sembra essere la richiesta per Massimiliano Giunta. Il presidio pacifico in tribunale avrà il delicato compito di aiutare il giudice a capire che i lavori socialmente utili, per l’autore reo confesso di un omicidio, rappresenterebbero una pena davvero troppo lieve”.
Anche Arianna Lucisano, ‘mamma’ di Snoopy, non ci sta al fatto che Massimiliano Giunta venga ammesso alla messa in prova: “Non è possibile che venga solo chiesta l’ammissione alla prova. I lavori socialmente utili non possono bastare per chi ha spezzato una vita innocente. Prima di uccidere Snoopy aveva testato le sue capacità con la carabina anche in campagna contro i topi, pur non spezzando la vita di nessun animale innocente. Finché non ha deciso di mirare sul nostro balcone”.
Arianna Lucisano conclude: “E’ pazzesco che si viva in una realtà in cui, dentro casa propria, chiunque rischia che gli venga ucciso il proprio cane. Qualsiasi persona può acquistare un’arma del genere e sparare? E per una persona del genere, secondo la giustizia italiana, sarebbero sufficienti i lavori socialmente utili?”.
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