Un gatto bengala di nome Shir Khan si era smarrito tra le montagne piemontesi, il felino è stato ritrovato dopo venti giorni di vagabondaggio
La sua odissea è iniziata venti giorni fa quando Shir Khan, un gatto bengala, di poco più di tre anni si è era smarrito.
I suoi padroni, che vivono in Svizzera, si trovavano nella Valle di Susa per le vacanze.
I proprietari temendo addirittura che fosse stato rapito, a causa di passate esperienze in cui hanno cercato di rubare il gattino, hanno offerto una ricompensa di 1000 euro per riottenere il loro felino o almeno incentivare eventuali segnalazioni.
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Shir Khan, il gatto bengala smarrito viene ritrovato
Il micio era scomparso il 21 luglio nelle montagne piemontesi a Oulx. Le sue prime tracce risalgono al quattro di agosto quando alcuni motociclisti l’avevano individuato sulle montagne di Bardonecchia ma il loro tentativo per recuperarlo non è andato a buon fine.
Così il gatto bengala ha continuato a vagabondare fino a compiere 30 chilometri da casa, giungendo alle montagne francesi di Nevache, nella valle della Clarée.
Lì è avvenuto l’incontro che lo avrebbe riportato a casa. Un escursionista, Sèbastien Renaud, ha trovato il felino e lo ha condotto a valle. Ipotizzando che si trattasse di gattino smarrito ha lanciato un appello.
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Il messaggio è stato fortunatamente letto da Maria Grazia Minutoli Martirano, membro dell’associazione “Gatti Non Parole”, che ha assunto un ruolo attivo e fondamentale per il ritrovamento del micino.
In seguito all’analisi del microchip che ha confermato che si trattava proprio del loro “principe lupo”, la volontaria dell’organizzazione ha immediatamente rintracciato la proprietaria, Manu Da Silva, per darle la lieta notizia.
E così dopo quasi un mese e circa 30 chilometri percorsi, il gattino è ritornato dalla sua famiglia, riabbracciando i suoi proprietari e il suo fratellino a quattro zampe, un doberman di nome Akira, e la sua sorellina umana, Josefine.
La sua famiglia, ora felice, afferma che il suo ritrovamento è stato il “miracolo d’amore di ferragosto”.
M. L.