Cosa non si farebbe per il proprio cane? Di certo lo sa bene un giovane uomo di nome Roberto Bertassello, di Legnago, che, lo scorso 2 novembre, ha smarrito i suoi due cani durante una passeggia sul monte Carega nei pressi del rifugio Scalobri, in provincia di Vicenza, nel Veneto.
I due pastori australiani, Shadow di 3 anni e Crazy di 2 sono scomparsi nel nulla correndo dietro un camoscio. Il giovane proprietario che non si dava per vinto nell’averli persi, ha deciso di prendere le ferie per dedicarsi alla loro ricerca, dando vita ad un tam tam in rete, accompagnato da un volantinaggio sfrenato in tutte le località a ridosso della valle. La sera stessa Bertassello era riuscito a ritrovare Shadow che era tornato nei pressi del luogo in cui era stato smarrito ma di Crazy non c’era ombra. E così, il giovane proprietario ha lanciato un evento intitolato “Alla ricerca di Crazy” dando appuntamento a tutti coloro che volessero partecipare alle ricerche nel fine settimana del 12 e 13 novembre.
Alla fine, il tenero Crazy è stato trovato: il cane era finito in un dirupo a Vajo di Pelegatta e come promesso il soccorritore potrà avere la ricompensa di 500 euro promessa da Bertassello che su Facebook ha potuto mettere un punto finale ringraziando commosso tutti coloro che lo hanno sostenuto: “Adesso oltre a grazie non so cosa dire! Sta scendendo l’adrenalina di 15 giorni, non dico altro! Ho fatto l’impossibile per trovare Crazy ed è arrivato! Merito anche vostro, lo voglio ribadire: senza di voi non sarebbe stato possibile. Nei 15 giorni di ricerche sono arrivati sul Carega amici da Bergamo, Varese, Milano, Belluno, Faenza, Ascoli e altre località. Crazy sta bene! Tutto sommato sta alla grande, abbiamo fatto le lastre e non c’è niente di rotto, solo una gran botta!”.
Infatti, precipitando il cane si è provocato una ferita per la quale sono stati necessari sette punti nell’interno della coscia e nell’arco di questi quindici giorni durante i quali è sopravvissuto per miracolo ha perso circa dieci chili: “Al momento pesa 19,85 kg contro i 28 di prima. Crazy ora è lungo e fino, sembra un tubo peloso. Per una settimana deve fare una cura di antibiotici. Grazie ancora a tutti”, ha concluso il giovane proprietario.
Una storia che mostra di cosa è capace una persona quando ama veramente i suoi compagni a 4zampe e che non trova pace fino all’ultimo. Purtroppo, in molti casi, non c’è un lieto fine ma la storia di Roberto di certo regala un po’ di speranza.