Una cagnolina era sparita da due anni da casa, all’epoca del suo rapimento la cucciola aveva già la veneranda età di 16 anni e nonostante le ricerche incessanti nessuno era riuscito a trovarla e nessuno aveva chiesto un riscatto.
La storia di Lolly una cagnolina di razza maltese ha lasciato tutti increduli e commossi, questa piccola cagnolina di 16 anni era scomparsa da due anni dalla sua casa sita a Adelaide, lasciando i suoi proprietari, Heather Coombes e Guy Frantzen, in preda al panico e all’angoscia di non sapere che fine avesse fatto la loro adorata cagnolina.
Essendo molto avanti con l’età la maltesina era affetta da demenza e spesso si era allontanata da casa a causa di un cancello difettoso che talvolta restava aperto, la piccola aveva sempre fatto ritorno, ma una sera uscì per non tornare più e nonostante le ricerche incessanti, le speranze di ritrovarla viva si erano affievolite sempre più con il passare del tempo.
Erano ormai passati due anni, e quando ogni speranza sembrava perduta la coppia fu contattata da un veterinario, la maltesina ormai maggiorenne era stata ritrovata.
Le sue condizioni erano estremamente precarie e delicate, e la piccola era ad oltre 300km da casa sua, il suo riconoscimento è avvenuto grazie al microchip, uno strumento essenziali per i nostri amici a quattro zampe che ha permesso il ricongiungimento con la sua famiglia.
Sfortunatamente la gioia del ritrovamento non è durata moltissimo, a poche ore dal ricongiungimento con i suoi cari infatti la cucciola è deceduta per cause naturali essendo effettivamente molto anziana
Come Lolly sia riuscita a sopravvivere per quasi due anni, vagando a centinaia di chilometri di distanza dalla sua casa, resta un mistero l’ambiente australiano non è effettivamente un posto semplice in cui vagare da anziani indifesi, ma Lolly ce l’ha fatta e non solo, oltre ad essere sopravvissuta in un ambiente ostile la cagnolina è riuscita a tornare a casa, per morire tra le braccia di chi l’aveva sempre amata e che non aveva mai smesso di cercarla.
Nonostante l’epilogo devastante la coppia è stata felice di poterla salutare per l’ultima volta, avevano ormai perso le speranze di ritrovarla ancora in vita quando Lolly è stata riunita con la sua famiglia è stata immensa la gioia che ha pervaso la coppia e allo stesso modo anche la disperazione di vedere quella che un tempo era la loro roccia ridotta ad una piccola cucciola dimagrita e fragile.
Nonostante la demenza e la fragilità la maltesina ha riconosciuto la sua famiglia scodinzolando e manifestando affetto nonostante fosse allo stremo delle forze.
Questo breve momento di gioia è stato un regalo di addio sia per Lolly che per la sua famiglia sfortunatamente il destino le ha regalato solo ancora pochi momenti di vita con i suoi famigliari che l’hanno vista spirare il giorno dopo il loro ricongiungimento.
La sua mamma umana è infatti convita che la cagnolina abbia lottato con tutte le sue forze per tornare a casa per dare l’ultimo saluto a coloro che per tutta la vita l’hanno amata e coccolata.
La storia di Lolly non è solo commovente ma ci ricorda di quanto gli animali ci amino e soprattutto quanto dotarli di microchip sia essenziale per poterli riabbracciare.
Se bene l’epilogo della storia di Lolly possa sembrare molto triste, in realtà la piccola è riuscita a tornare per l’ultima volta nel suo posto felice, tra le braccia della sua mamma e del suo papà umani, un lusso che sfortunatamente non è concesso a tutti.
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