Rifugi e associazioni denunciano l’aumento del numero di abbandoni di animali: la situazione attuale è allarmante.
Altre 60 vite sono state spezzate poco prima della festività di Ferragosto. Questo il preoccupante numero di cani abbandonati nel solo canile di Empoli. Si tratta, per quest’anno, di un’altra estate da bollino rosso quella dell’associazione Arca che gestisce il canile municipale di Empoli. La situazione è allarmante e i dati iniziano a fare riflettere.
A parlare della situazione abbandoni nel canile di Empoli è Cinzia Cartacci, volontaria ormai da trentanove del rifugio.
Cartacci ha evidenziato come stiano cambiando le modalità degli abbandoni. In questo “momento più brutto di altri, attraverso chiamate, e-mail, messaggi social” sempre più persone “fingono di doversi trasferire o di avere problemi economici. L’estate, con le vacanze di mezzo, è il periodo peggiore”.
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Per far fronte ai sempre più diffusi abbandoni di cani e gatti e al conseguente aumento di ospiti nei rifugi e di randagi in strada, le associazioni animaliste stanno promuovendo campagne per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Il randagismo sta diventando infatti un fenomeno sempre più diffuso in tutta Italia. Dopo un decennio in cui la situazione sembrava stesse migliorando, negli ultimi anni è stato registrato un notevole incremento di cani randagi, tanto che secondo alcune stime il numero degli animali che vivono in strada ammonterebbe in media a circa seicento mila esemplari, secondo i dati ricavati dai rapporti sul randagismo stilati dalle associazioni animaliste come la Lega anti vivisezione (LAV) e dall’ENPA.
L’Ente Nazionale Protezione Animali ha dichiarato che nel 2023 sono stati abbandonati o ceduti in media 384 animali domestici al giorno. Per fare fronte dell’aumento del numero di animali randagi, anche su base legislativa sono state introdotte diverse leggi. La normativa di riferimento in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo è la Legge quadro n. 281 del 1991. Secondo la legge, l’iscrizione in Anagrafe canina regionale o in quella nazionale non determina l’acquisizione della proprietà del cane registrato. L’iscrizione è solo un adempimento di natura amministrativa, obbligatorio in tutta Italia per i cani.
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Dal canile di Empoli, la volontaria ricorda che negli ultimi anni sono cambiate le modalità con cui gli animali vengono abbandonati. I proprietari telefonano, scrivono, si informano per accettarsi che la cessione del cane sia possibile. E così, queste persone si “liberano” di un problema, come fanno quando restituiscono un qualsiasi altro oggetto acquistato.
Nella sola struttura di via del Castelluccio dei Falaschi a Empoli, sono da poco arrivati 60 cani adulti abbandonati dalle loro famiglie. Nonostante questa situazione, la struttura empolese non è al collasso, ma è ben tenuta e rappresenta un’oasi felice rispetto ad altre realtà. Da qui deriva un appello alla cittadinanza perché si impegni in adozioni consapevoli. (di Elisabetta Guglielmi).
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