Singapore: primo Stato a vendere carne prodotta in laboratorio

Singapore: primo Stato a vendere carne prodotta in laboratorio

Importanti novità arrivano in relazione al “cambiamento” nel mondo animale: Singapore è il primo stato a vendere carne prodotta in laboratorio.

Carna Laboratorio Singapore
Singapore inizia a vedere carne prodotta in laboratorio (Fonte Facebook)

Non è detto che un potenziale e positivo cambiamento debba partire da quella che conosciamo come la “società più sviluppata del mondo”, e cioè la nostra, ossia quella occidentale. Molte cose stanno cambiando in tutto il mondo e il centro, del mondo stesso, se non sembra essersi del tutto spostato, almeno non lo è più da una sola parte. Questa è una grande verità del nostro tempo: siamo tutti in ballo, e quindi… balliamo.

A “ballare” è soprattutto Singapore, il primo Stato a vendere della carne creata direttamente in laboratorio. Un modo per salvaguardare il mondo animale, senza più “macellare” nessun animale innocente. È un meccanismo del tutto nuovo, forse di un mondo nuovo e di un modo nuovo di vivere che si presta a schiudersi dinanzi ai nostri occhi?

Singapore dà il via libera alla start-up statunitense dal nome East Just per la vendita di carne di pollo “coltivata” in laboratorio, in quella che l’azienda chiama una manovra per diffondere “carne pulita”, estratta da determinate cellule animali, senza dover far del male a nessuno. Un interessate passaggio, che potremmo definire quasi antropologico.

La carne prodotta in laboratorio ora si vende: Singapore dà il via all’esperimento

Carne Laboratorio Singapore
Un pezzo di carne prodotta in laboratorio (Fonte Facebook)

Una soluzione che prevede, in essere, diverse forme di consumo della carne stessa. Gran parte dell’umanità, ormai, è assai preoccupata per il consumo della carne derivata da macellazioni animali. Preoccupata per la sua salute. E già con il termine salute potremmo fermarci qui. Sempre meno persone comprano carne di questo tipo, sempre più, invece, cercano delle differenziazioni sugli scaffali dei supermercati.

Soprattutto le carni a base vegetale, rese popolari da alcuni marchi, sono in crescita per quanto riguarda la vendita. Va da sé che qualcosa sta radicalmente cambiando. Per questo, nel rispetto degli animali, ci si è attrezzati per prelevare delle cellule animali di modo che venga prodotta carne in laboratorio. Il meccanismo, che una volta partito potrebbe continuare all’infinito senza aggiungere nuove cellule, consiste nel prelevare delle cellule staminali del grasso o del muscolo animale in un mezzo di coltura che nutre le cellule, aiutando la crescita del tessuto.

In questo modo, due mesi di produzione di carne in vitro potrebbe generare 50.000 tonnellate di carne da dieci cellule muscolari di maiale. Un numero davvero impressionante, che cambierebbe lo scenario attuale. Una rivoluzione in atto in via di sperimentazione. Singapore è solo il primo Stato, ma altri si preparano a questo approccio innovativo.

Ben sette anni fa, quasi otto (era il lontano 2013), la Eat Just ha lanciato il suo primo prodotto dal nome Beyond Eggs, che in italiano significa “oltre le uova” o, se volete, “al di là delle uova”. Un concetto chiave, che fa capire, fin da subito, dove si vuole andare ad agire: un sostituto delle uova che noi tutti conosciamo, fatto con piselli, lecitina di girasole, olio di colza e gomme naturali. Commercializzato privo, del tutto, di prodotti di origine animale. Dopo questo prodotto si sono aggiunti anche la famosissima Just Mayo, maionese interamente vegetale e Just Cookies, una linea di biscotti con gocce di cioccolato, zucchero, uva passa, farina d’avena e burro di arachidi senza burro né uova.

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