Sindaco libera 16 cani cresciuti in canile. La condanna di Aidaa e il recupero dei cani
Non sono randagi. Bensì cani custoditi in canile fin da quando erano cuccioli. Nonostante ciò, il Sindaco del Comune di San Cataldo, provincia di Caltanisetta, ha emesso un’ordinanza con la quale li ha rimessi in libertà
Gli esemplari erano custoditi nel rifugio Mimiani. Esemplari che di certo non potevano sopravvivere da soli. Eppure, sono stati liberati senza ponderare i rischi ai quali venivano esposti. Non solo perché i cani non erano abituati al randagismo, ma anche perché il territorio è ad alto rischio avvelenamento.
“E’ un atto malvagio, molto malvagio, quello firmato dal sindaco di San Cataldo che ha messo in libertà sedici cani che hanno sempre vissuto in canile e che quindi a nostro avviso equivale ad averli abbandonati”. E’ quanto aveva denunciato Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA.
Un vero e proprio abbandono che ha messo a rischio la vita dei cani. Secondo quanto ha reso noto lo stesso Croce, uno degli esemplari liberati dalle autorità comunali è già morto per un incidente stradale. La cronaca di una morte annunciata che lascia sicuramente sconcertati.
Croce aveva augurato un dietrofront del Comune, interpellando sia il prefetto di Caltanisetta che il settore veterinario della Regione affinché intervenissero sul caso.
Grazie alla mobilitazione di diverse organizzazioni animaliste, nel giro di pochi giorni da quando sono stati liberati i cani, il Sindaco ha ritirato l’ordinanza.
Sono così scattate le operazioni di recupero dei cani. E’ quanto ha anticipato Fabio Calì, responsabile delle guardie ecozoofile della Lida San Cataldo. La Lida ha attivato il recupero dei cani per riportarli in rifugio. Le guardie zoofile avrebbero già recuperato 4 esemplari.
Un caso davvero aberrante nel quale ancora una volta le istituzioni si sono dimostrate totalmente impreparata e inesperte. Per Aidaa si tratta di un vero e proprio abbandono di cani tanto che, mentre i volontari Lida stanno provvedendo a recuperare gli esemplari, Croce sarebbe già pronto a denunciare il sindaco di San Cataldo per abbandono di animali.
L’ordinanza del Sindaco palesa l’incoerenza di un sistema, indifferente alla vita degli animali dei quali, in realtà e per legge, dovrebbe prendersi carico. Anziché attuare delle norme più restrittive e dei monitoraggi per la tutela dei randagi o dei cani abbandonati, le autorità comunali hanno agito nel modo meno consono per risolvere un problema di gestione del randagismo o del sovraffollamento di canili. Un caso che potremmo definire “scandaloso”, in tutti i sensi.
C.D.
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