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Silvano, dopo 2 anni e mezzo: il gatto scomparso torna a casa

Una storia incredibile quella del gatto Silvano: torna a casa dopo essere scomparso per due anni e mezzo, un’avventura da non crederci.

Silvano di nuovo a casa (Facebook – Cerchiamo Silvano)

È stata un’assenza protrattasi per ben due anni e mezzo quella di Silvano, racconta la sua padroncina. Questo è “per chi si ricorda della ricerca del mio gatto“, ha scritto così la ragazza mostrandosi incredula – sui social network – nel presto pomeriggio dello scorso giovedì, 28 luglio. La giovane ha postato su Facebook alcune immagini che documentano il nuovo ingresso nella sua vita del misterioso e bellissimo esemplare di felino, di nome Silvano.

Silvano, dopo 2 anni e mezzo torna a casa: incredula la padroncina del gatto scomparso

Silvano in posa dopo 2 anni d’assenza (Facebook – Cerchiamo Silvano)

È una notizia a tutti gli effetti elettrizzante quella che ha attirato lo sguardo della rete in queste settimane. Quando Silvano venne dato per disperso – dalla sua padroncina – era l’ultimo giorno di dicembre del 2019. A partire da quella fatidica Vigilia di Capodanno, di due anni fa, il micio non tornò più nella sua abitazione. Oggi, però, l’arcano mistero – rimasto a lungo irrisolto – è stato finalmente svelato con gioia dalla stessa ragazza.

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Laura, la padroncina dell’esemplare di felino dal pelo nero e bianco – e dai magnetici occhi gialli – aveva addirittura pensato di creare un gruppo sulla piattaforma social di Facebook in modo da favorire il riconoscimento del micio da parte del vicino e, magari, anche il suo ritrovamento. Le ricerche di Silvano, però, avrebbero continuano a dimostrarsi vane con il passare del tempo.

Soltanto una settimana fa è venuta alla luce la verità sull’interminabile periodo che il gatto aveva trascorso fuori casa. “Non ci credere mai!“, ha esclamato Laura descrivendo – con enfasi – il ritorno di Silvano in un dettagliato post.

A quanto pare – stando al suo intervento condiviso sul gruppo di ricerca Facebook dedicato a Silvano – la ragazza ha poi spiegato agli utenti di come una signora lo avrebbe visto comparire, da un giorno all’altro, nel suo giardino. E di come quest’ultima, affezionatasi al quattro zampe, avrebbe deciso di dar lui del cibo. Silvano, probabilmente affezionatosi anch’esso all’umana appena conosciuta ed essendo particolarmente incline all’avventura, sarebbe rimasto al fianco della donna – nonostante abbia intrapreso, fino a pochi giorni, qualche gita fuori porta anche dal suo nuovo habitat.

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A causa di un’accidentale ferita ad un occhio, Silvano, è stato infine trasportato da quella che era divenuta la sua nuova padroncina dal veterinario locale. Qui, durante la visita di controllo, lo specialista avrebbe notato il microchip dell’esemplare. Ed ecco che: “voilà“, esclama nuovamente Laura, il micio è tornato a essere nuovamente il suo avventuriero prediletto e soprattutto è potuto tornare nella sua vera casa “sano e salvo“. (Giada Ciliberto)

Giada Ciliberto

Laureata in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione e laureanda in Scritture e Produzioni dello Spettacolo e dei Media (cinema) presso "La Sapienza" di Roma. La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) conclusosi nel 2020, presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza e con la successiva collaborazione con alcune riviste on-line. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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