I gatti sono da sempre animali considerati indipendenti che sembrano spesso ignorare i loro proprietari. Il loro comportamento enigmatico fa supporre che non siano molto attaccati all’essere umano ma la realtà è ben diversa, quello che però ancora non è stato reso noto è se la memoria del gatto tende a fargli dimenticare chi in passato li ha amati molto.
La domanda che in molti si pongono è: “Quanto tempo ci metterà il mio gatto a dimenticarmi?” Prima di rispondere a questa domanda c’è da mettere in chiaro che mentre per l’essere umano il rapporto con il proprio felino è puramente di natura affettiva per il gatto entrano in gioco altri fattori con l’interazione tra felino e umano, l’emotività di un micio e anche sulla presenza costante dell’uomo.
Per quanto riguarda la memoria del gatto proprio come quella degli esseri umani è sia a breve che a lungo termine e questo ci porta a pensare che i gatti si ricorderanno sempre di noi, ma dipende infatti non sempre è così.
Come anticipato la memoria dei gatti si divide in memoria a breve termine e memoria a lungo termine. La memoria a breve termine viene comunemente chiamata memoria di lavoro, ed è estremamente sviluppata rispetto a quella degli altri animali, gli ultimi studi effettuati sulla memoria dei gatti infatti mettono in luce come i felini possono ricordare informazioni e situazioni per un periodo che si estende addirittura fino a 16 ore.
Questa capacità di ricordare così a lungo una situazione o qualcosa accaduta durante la giornata permette al micio di casa di apprendere e reagire agli stimoli che gli si presentano, un gatto è quindi in grado di fissare nella propria mente dettagli precisi di eventi accaduti in giornata e associarli al proprio comportamento e alle proprie azioni. Questa memoria “temporanea” permette loro di elaborare informazioni ambientali e sociali in modo rapido.
Un esempio è appunto la mancanza del proprio essere umano, in assenza di quella che è a tutti gli effetti è la persona di riferimento, il gatto non solo riconosce il cambiamenti nell’ambiente domestico ma si adatta quasi immediatamente a questa assenza.
Per quanto riguarda la memoria a lungo termine, questa è collegata a dei legami che si protraggono nel tempo, si tratta quindi di ricordi duraturi e legami emotivi a differenza della memoria a breve termine quindi questi ricordi permettono al nostro micio di conservare frammenti di esperienze vissute e di persone per diversi anni.
I gatti quindi non solo ricordano specifici episodi di interazioni positive o negative, ma li associano a determinati comportamenti, odori o emozioni, utilizzando ciò che viene chiamato “memoria associativa“. Questo memoria fa si che il gatto riconosca una persona anche dopo lunghi periodi di assenza.
Se il felino vede una persona con il quale ha vissuto un particolare momento sia triste che felice infatti reagirà di conseguenza, se il momento vissuto insieme è associato alla felicità il gatto probabilmente reagirà in modo dolce e affettuoso, se al contrario il momento vissuto è un momento triste il gatto potrebbe manifestare indifferenza o anche disagio e questo dimostra come la memoria sia essenziale per i gatti.
A differenza dei cani i gatti tendono a manifestare l’ansia o la tensione per l’assenza dei proprietari in maniera meno evidente e questo spesso viene frainteso e interpretato erroneamente come indifferenza o distacco.
Il loro modo di manifestare segnali di stress e quindi meno evidente ma non assente. Generalmente questi comportamenti si manifesta quando avvengono dei cambiamenti nella routine del felino, i gatti cercano di celare la propria vulnerabilità e questo fa comprendere come i gatti siano dotati di quella che comunemente viene chiamata memoria affettiva persistente nonostante spesso manifestino indifferenza e autosufficienza.
I gatti sono quindi animali estremamente intelligenti che tendono a ricordare molto sul proprio passato, i loro ricordi influenzano la loro visione del mondo e soprattutto la qualità delle interazioni con le persone a cui si affezionano, se il gatto è stato abbandonato e ha vissuto un periodo terribile probabilmente vedendo il suo vecchio proprietario farà finta di non averlo mai conosciuto e si sentirà a disagio temendo di poter rivivere la sofferenza passata, mentre se il distacco non è stato traumatico probabilmente il gatto reagirà come se il suo umano non fosse mai andato via.
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