Si mise a piangere quando capì che i suoi padroni lo abbandonarono in canile

Si mise a piangere quando capì che i suoi padroni lo abbandonarono in canile

@Saving Carson Shelter Dogs

Lo sguardo profondamente triste, afflitto e sconsolato, un mugolio con il quale comunica il suo dolore e la sofferenza che ha provato nel sentirsi separato dai suoi padroni, abbandonato in un canile. Sono immagini strazianti, quelle condivise dall’associazione animalista Saving Carson Shelter Dogs in California che ha diffuso il video di un tenero pit bull appena lasciato dai suoi proprietari in un canile.
Quando un addetto della struttura si è avvicinato al cane, lui ha annusato la sua mano, rifiutandosi di mangiare mentre continuava a mugolare, guardando le sbarre del canile e il cancelletto dal quale voleva uscire. Un’espressione evidente dalla quale traspariva il dolore e la sofferenza di quel piccolo essere abbandonato in un luogo per lui sconosciuto, senza punto di riferimento della sua vecchia vita, lontano dai suoi affetti: solo una porta con delle sbarre.
Sembrava che il cane stesse chiedendo: “Perché sono qui, perché mi hanno lasciato?”. Un comportamento che ha fatto commuovere i volontari stessi, colpiti da quell’espressione di dolore. L’esemplare in questione, di nome Blue King, era solo un cucciolo quando entrò nella sua famiglia che, trasferendosi a distanza di un anno, non l’ha voluto portare con sé e ha preferito lasciarlo in canile dove Blue King rischiava di essere sottoposto ad eutanasia se entro un certo periodo non fosse stato adottato.

La volontaria dell’associazione si era recata al canile per salvare alcuni esemplari che rischiavano di essere soppressi, una consuetudine da parte delle associazioni “no kill” negli Usa che cercano di salvare i cani nei canili dove vige l’eutanasia. Ad un tratta si soffermò su Blue King, notando la sua tristezza. La donna Jennifer McKay si avvicinò al cane, facendo un video e uno scatto fotografico nel quale sembrava che Blue King piangesse. Da quel momento, Mc Kay non ha pensato ad altro: “Sembrava molto triste e depresso. Tutti gli altri cani cercavano un contatto e scodinzolavano, mentre lui stava accucciato e non si avvicinava a me. Sembrava che aspettasse ancora i suoi padroni: ogni volta che sentiva dei passi, alzava le orecchie e lo sguardo. Era consapevole del fatto che i suoi padroni lo avevano lasciato lì”, ricorda la Mac Kay.

La volontaria non ha resistito a quell’espressione e ha avviato tutte le procedure per l’adozione di Blue King. Dopo una settimana di test comportamentali per valutare la sua attitudine e la possibilità di adozione, la donna è riuscita a portarlo a casa, facendo una gradevole scoperta:

“Quando siamo usciti, Blue ha cambiato il suo carattere. Posso dire che mi ha ingannata. Pensavo che all’esterno del canile sarebbe rimasto calmo, mansueto e invece appena si sono aperte le porte della struttura era super eccitato. In automobile voleva guidare con me e voleva mettere la testa fuori dal finestrino”.

Dopo un bel bagno e una passeggiata, quando Blue king è arrivato a casa, si è subito addormentato sul divano, come se fosse sempre stata la sua famiglia.

Adesso è un cane felice, ossessionato dallo specchio: “E’ vanitoso, si guarda sempre nello specchio, si siede e inizia a scodinzolare a se stesso”.

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