Un gadget per gatti acquistato tramite shopping online ha portato una donna a conseguenze molto gravi, ecco cosa è successo.
Se abbiamo un animale domestico, soprattutto un gatto, dobbiamo pensare a come intrattenerlo quando si trova in casa. All’esterno è facile trovare qualcosa da fare e per gli animali è molto importante avere stimoli dall’ambiente. In casa è più difficile. Quindi, le persone comprano giustamente dei gadget e dei giochi da poter fare insieme al proprio pelosetto. Questa semplice e generosa azione, però, stava per costare ad una donna il carcere. È una storia incredibile che vale la pena conoscere in tutti i dettagli. Ecco che cosa è accaduto.
Shopping online con conseguenze devastanti: compra un gadget per il gatto e finisce in carcere
Lei è Patricia, una donna svizzera, che ha un gatto e che fa di tutto per farlo stare bene. Patricia ha deciso di dedicarsi allo shopping online per vedere se ci fosse qualche gioco adatto al suo pelosetto per intrattenerlo e fare sfogare la sua energia. Ha trovato qualcosa di interessante, ma le stava per costare molto caro e non parliamo di soldi.
La donna ha osservato per bene i prodotti disponibili su Temu, una piattaforma famosa nello shopping online, in cui i prezzi sono davvero molto bassi per qualsiasi tipo di prodotto. Ha visto un laser per i gatti ed ha deciso di prenderlo. Tutto normale fino a qui, ma non quando il pacco è arrivato alla dogana.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema >>> Perché il gatto gioca con il laser? Scopri se si tratta di passatempo o istinto
Gli addetti hanno individuato il prodotto e lo hanno trattenuto informando il Pubblico Ministero. Infatti, in Svizzera quel tipo di laser è considerato un’arma.
Soltanto i laser della categoria 1 sono ammessi e autorizzati alla vendita, con una potenza massima di 0,39 milliwatt. Un prodotto con una potenza più elevata è considerato pericoloso con rischio di ustioni e cecità.
È scattata la denuncia, il rischio di una multa e di conseguenze penali. Patricia si è dimostrata veramente indignata per questa storia. Non ne aveva idea, naturalmente. Ma come è possibile che Temu non venda prodotti autorizzati?
La donna ha provato a contattare la piattaforma, ma quest’ultima ha riferito di non avere nessuna colpa perché semplice vetrina di altri venditori. Quindi, bisognerebbe capire chi ha messo davvero in vendita quel prodotto. Temu è solamente un intermediario.
Insomma, questa vicenda ci insegna a stare molto attenti allo shopping online perché possiamo passare dei guai per un gesto e un’intenzione totalmente innocente.