Sono molto i casi di abbandono di cui veniamo a conoscenza ogni giorno ma davvero mai sembra essere stata scritta una storia simile
La vicenda è avvenuta in California ed ha coinvolto il Sierra Pacifico Furbabies di Riverside, un rifugio che si offre di aiutare gli animali abbandonati anche se di solito questi animali comprendono per lo più cani e gatti. Purtroppo non è raro che all’apertura del rifugio i volontari scoprano qualche pacchetto davanti l’uscio che generalmente e non contiene beni materiali ma troppo spesso, invece, dei teneri cuccioli. Così è stato anche in questa occasione, un pelosetto impaurito era infatti stato abbandonato davanti l’entrata della struttura ma, dopo l’apertura della scatola, lo stupore è stato davvero immenso notando di che animale si trattasse.
Il rifugio nel quale David Loop si occupa della gestione per lo più di felini abbandonati non era mai stato chiamato in causa per la gestione di un animale simile. Certo, stiamo parlando pure sempre di un felino ma tra una lince rossa ed un gatto domestico le differenze sono senza dubbio sostanziali.
Chi ha portato li l’animaletto molto probabilmente non si è accorto di avere per le mani una piccola lince rossa, forse l’animale è stato trovato in un bosco e sottratto addirittura alle cure della madre, pensando proprio che si trattasse di un gattino abbandonato. Ad ogni modo dopo aver aperto il pacco lo stupore è stato unico, soprattutto perché la lince non sembrava affatto impaurita, segno che forse i vecchi proprietari avevano tentato di allevare l’animale prima di accorgersi di cosa avevano per le mani e decidere di affidare la “patata rovente” ad altre mani.
Una scelta che alla fine fine può rivelarsi saggia, anche se è ora difficile capire se sarà realmente possibile reintrodurre il felino in natura. Il cucciolo è divenuto però l’emblema della responsabilità collettiva e della conoscenza necessaria per far sì che specie a rischio come questa possano essere tutelate. Adesso per la piccola lince la strada da scegliere è quella di un rinselvatichimento progressivo per far sì che l’animale si disabitui all’uomo e possa essere liberato dopo aver raggiunto la sua autonomia. Un percorso non proprio semplice ma che si spera possa riportare alla natura californiana un membro in più, importantissimo per la prosperità di questa emblematica specie.
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