Sfigurata dai suoi due cani: teme di tornare a casa e di trovarsi di fronte ad un vuoto incolmabile

Sfigurata dai suoi due cani: teme di tornare a casa e di trovarsi di fronte ad un vuoto incolmabile

E’ stata aggredita e sfigurata nel volto dai suoi due cani, ciononostante non perde la speranza e adesso vuole accogliere un altro esemplare. E’ la storia di una donna canadese di Marievielle, di nome Jocelyne Leroux, che dopo l’aggressione dei suoi cani, già colpita dalla sclerosi multipla, ha perso un orecchio e una guancia, rischiando di perdere l’udito. La donna di una sessantina di anni ha raccontato la sua esperienza in un’intervista al journaldemontreal, spiegando come in realtà la colpa non sia stata dei suoi cani, appartenenti a delle razze pericolose, un boston terrier e un pit bull.

La Leroux ha raccontato di essere caduta all’interno del parcheggio del suo palazzo e che dopo aver emesso uno strillo per la paura, i suoi due cani che aveva al guinzaglio, si sono straniti e l’hanno assalita. La Leroux ha cercato di sfuggire all’aggressione, cercando un riparo tra le automobili. Ma i suoi due cani la braccavano e continuava a morderla fino a strapparle un orecchio. Fortunatamente, un residente del palazzo si è accorto delle urla della donna, andando a soccorrerla. “Sono stata cosciente in ogni singolo istante”, commenta la Leroux, spiegando che il primo a partire è stato Max, il suo boston terrier, un esemplare piuttosto stressato che ha praticamente incitato anche il secondo cane, di nome Tyson, un incrocio con un pit bull. Il boston terrier fin da cucciolo avrebbe palesato un comportamento irrequieto tanto da spaventare anche gli ospiti in casa. Al contrario, l’incrocio con il pit bull era un cane più mansueto e docile che, molto probabilmente, si è fatto trascinare.

Nella sua testimonianza, la sessantenne racconta l’orrore e il trauma che ha vissuto nello scoprire di essere rimasta sfigurata e di aver perso parte del suo udito. Purtroppo, il rammarico è stato quello di non aver fatto qualcosa prima, accorgendosi che il boston terrier stava diventando troppo aggressivo. L’opzione era quella di farlo sopprimere ma per lei l’affetto era troppo forte. Eppure, a distanza di tempo, lei stessa ammette di aver sottovalutato la situazione. Per questo, la Leroux è arrivata a lanciare un appello affinché sia limitata la detenzione di razze pericolose.

Nonostante il trauma, la donna continua ad amare i cani e per questo, una volta superata la degenza in ospedale, intende riprendere un cane. Questa volta però, sottolinea la sessantenne, “voglio prendere uno shih tzu. Ho avuto un esemplare per 11 anni ed era veramente stupendo. Anche se morde, essendo piccolo non può fare molti danni”. ammettendo di temere “di tornare a casa e di trovarsi di fronte ad un vuoto incolmabile senza la presenza dei cani”.

Una testimonianza esplicita che ci ricorda quanto non tutte le razze di cani siano adatte a qualsiasi proprietario e che in molti casi, permane il fattore “imprevidibilità”. Un cane, soprattutto di una certa stazza e con un patrimonio genetico particolare, va sempre saputo educare e gestito. Purtroppo, come spesso accade, le colpe ricadono su queste creature, laddove dovrebbe essere una responsabilità della persona che si approccia ad alcuni tipi di razza.

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