Le spese veterinarie incidono sul bilancio famigliare che in un periodo di gravi disagi economici risparmia sulla prevenzione e le cure, fino ad arrivare ad abbandonare il proprio animale, perché impossibilitati a mantenerlo. Oltre al servizio Asl veterinario che offre la possibilità di ridurre i costi veterinari, è stata presentata una proposta di legge alla Camera affinché tutti i Comuni in Italia, sul modello di Roma, offra un servizio di prestazioni veterinarie gratuite per cani e gatti di proprietari e famiglie a basso reddito, titolari di pensione sociale, cittadini non vedenti e associazioni non-profit.
Il servizio attivo a Roma fino ad esaurimento fondi, mira a prevenire il randagismo ma anche ad aiutare le famiglie italiane in difficoltà ed è stato fortunatamente mantenuto dal neo Sindaco 5stelle Virginia Raggi.
Sulla pagina del Comune di Roma, viene spiegato che le prestazioni saranno erogate in regime di “tariffa certificata” ed è richiesta la registrazione dell’animale presso l’anagrafe canina e felina.
Coloro che possono presentare richiesta con apposita documentazione sono:
• Appartenenti a famiglie con reddito certificato con modulo fiscale ISEE non superiore a 15.000 Euro;
• titolari di pensione sociale;
• cittadini non vedenti con cane conduttore;
Mentre tra le prestazioni erogabili viene indicato la sterilizzazione, asportazione tumori mammari e testicolare, ricovero per gli interventi previsti, vaccinazione epta-valente del cane, vaccinazione trivalente del gatto, sverminazione dei cuccioli, analisi di laboratorio con 8 parametri previsti, prestazioni in urgenza, di “piccola chirurgia” quali ad esempio estrazione di un corpo estraneo da occhio, naso, orecchie ed eutanasia pietosa, compreso l’incenerimento.
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