Vipere, la stagione più a rischio e come agire
Con l’arrivo della stagione autunnale, sono più frequenti le passeggiate nei boschi a caccia di funghi o in cerca di un po’ di relax. Andando per boschi o campagne aumenta il rischio d’incontrare la fauna selvatica locale tra cui i serpenti.
Non tutte le persone sanno tuttavia riconoscere la differenza tra le specie di rettili, come ad esempio i serpenti comuni come le bisce o biacchi e altri rettili.
Le vipere sono gli unici serpenti velenosi in Italia, diffuse in tutte le regioni, tranne in Sardegna, dove non è registrata la presenza di serpenti velenosi.
Il timore di essere morsi da una vipera è piuttosto frequente. A differenza degli paesi, si registra tuttavia un tasso di mortalità da morso da Vipera molto basso, attorno all’1%.
Il veleno della vipera è pericoloso per l’uomo ma anche per gli animali domestici. I bambino o le persone con precarie condizioni di salute dovranno essere più prudenti.
Le vipere mordono solo per difesa quando si sentono minacciate dalla vicinanza delluomo o di un animale. Tendenzialmente, tranne la specie più aggressiva, tendono a scappare.
Le vipere prediliggono come tutti i rettili il calore diretto dei raggi solari, le superficie calde e luoghi dove trovare rifugio. Gli ambienti più frequenti e a rischio sono pertanto le pietraie esposte al sole, i muri a secco, le fascine di legna, tronchi dalbero tagliati e accatastati, vecchie case abbandonate, pagliai e infine le rive dei corsi dacqua e degli stagni.
Le vipere vivono in ambienti boscosi non folti, sono più frequenti nei prati, campi o orti abbandonati. Raramente si arrampicano sugli alberi.
L’attività delle vipere si svolge nei mesi più caldi. Dalla primavera all’autunno (aprile- ottobre/novembre). Nel mese invernale, vanno in letargo nelle tane.
Escono dal rifugio per scaldarsi al sole nel periodo primaverile quando inzia anche la stagione dell’accoppiamento. La femmina tiene in incubazione le uova durante tutto il periodo estivo.
Le nascite avvengono nel periodo autunnale. I cuccioli sono seguiti solo per qualche giorno dalla madre per poi disperdersi. I piccoli di vipera nascono già muniti di veleno.
Ci sono diverse leggende al riguardo della nascita delle vipere. C’è chi sostiene che la vipera partorisca sugli alberi per non farsi mordere dai piccoli. Sembra che sia una leggenda, in quanto la vipera fatica a salire sugli alberi. Di norma la vipera partorisce a terra o su arbusti che non superano la decina di centimetri da terra.
In autunno, quando la temperatura diminuisce, fanno ritorno al rifugio invernale. Possono trascorrere il letargo in gruppo o in modo isolato.
La pericolosità del morso dipende da diversi fattori. A partire dal punto in cui ha morso la vipera, l’età della vipera e se le ghiandole velenifere sono piene, ovvero se la vipera ha morso o no un altro animale prima. Gli esemplari più giovani sono meno pericolosi.
Di norma la vipera teme l’uomo e tende a scappare. I rischi di morso sono piuttosto ridotti in quanto se la vipera sente delle vibrazioni in avvicinamento, si allontanta.
Questa specie non si avvicina nei luoghi in cui sente forti vibrazioni. E’ suggerito battere forte i piedi sul terreno durante le escursioni o fare rumori con forti vibrazioni, in punti dove vi potrebbe essere il rischio d’incontrarle.
La prima cosa da fare è non farsi prendere dalla paura. Restare il più possibile calmi, evitando movimenti veloci, per non far aumentare il battito cardiaco e di consguenza il flusso di veleno che si potrebbe espandere più velocemente nel circuito linfatico.
Evitare d’incidere la ferita e succhiare il veleno in quanto la bocca e mucose possono venire a contatto con il sangue e con il veleno.
Immobilizzare l’arto con stecche per poter ridurre i movimenti e la diffusione per via linfatica del veleno.
Trasportare il paziente al più vicino ospedale chiamando il 118 e contattare subito un centro antiveleno.
Le persone più a rischio sono i cacciatori di funghi, i cacciatori, ma anche scalatori, arrampicatori, escursionisti e agricoltori.
La vipera se prese di sorpresa attacca. Il rischio che morda animali è più frequente, nello specifico i cani che sono più curiosi.
Il cane attratto dal rettile e dagli odori è più esposto al pericolo d’incontrare una vipera. Tende ad avvicinarla con il naso per annusarla ed infastidirla. La vipera per difesa potrebbe di conseguenza mordere il cane sul naso e purtroppo, il veleno della vipera si rivela letale.
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Vipere in Italia
Le vipere sono gli unici serpenti velenosi in Italia. Ci sono quattro specie distribuite in tutte le regioni ad eccezione della Sardegna dove non sono presenti serpenti velenosi.
La Vipera aspis è quella più comune, diffusa sulle Alpi e sugli Appennini. Prediligge luoghi caldi e asciutti, ha un’ indole mite e solitamente fugge.
La Vipera berus o marasso palustre, è soprattutto diffusa in montagna nel Nord Italia. Si tratta di una specie piuttosto aggressiva in quanto se viene provocata attacca.
La Vipera Ammodytes o viper del corno è diffusa nel nord-est dell’Italia, anche nelle Dolomiti Ha un piccolo corno sulla punta del muso. Ama le zone aride, pendii e pietraie. Non è aggressiva ma il suo veleno è il più pericoloso rispetto alle altre specie.
Infine, la Vipera Ursinii o Vipera dell’Orsini, diffusa nell’Appennino Abruzzese ed Umbro-Marchigiano, soprattuto sul Gran Sasso. Una vipera dalle dimensioni piccole, meno pericolosa rispetto alle altre specie.
C.D.
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