A Roma un gatto di casa ha messo in fuga il serpente che stava per entrare nell’abitazione: l’intervento del felino è stato provvidenziale.
A Roma, in un appartamento situato in via dei Monti Tiburtini, un gatto domestico ha pochi giorni fa riaffermato il proprio territorio. Il quattro zampe ha protetto la famiglia da un ospite indesiderato: un serpente, che stava cercando di entrare nell’abitazione. Il felino di casa ha difeso il suo spazio, allontanando l’intruso sotto allo sguardo dei suoi umani, rimasti sconcertati dalla presenza del rettile. L’esperto di etologia, Andrea Lunerti, ha commentato la sempre maggiore frequenza di serpenti in città, spiegando che i rettili «si avvicinano alle case alla ricerca di risorse alimentari e di un rifugio caldo».
A raccontare quanto accaduto nell’appartamento a Roma sono gli stessi proprietari del gatto che ha messo in fuga il serpente, in un’intervista rilasciata a «Il Messaggero».
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L’appartamento si trova al piano terra di una palazzina in via dei Monti Tiburtini, vicino alla fermata della metropolitana e nelle vicinanze di un’area verde in stato di degrado e di abbandono. Sara, proprietaria dell’appartamento, ha raccontato: «Ci siamo spaventati: è la seconda volta (in un mese) che il nostro gatto ci porta in casa un serpente». Così prosegue la donna: «Questa estate abbiamo avuto tantissime vespe Orientalis e, anche in questo caso, ho provato a fare numerose segnalazioni. Nel palazzo ci sono diverse persone anziane, molto spaventate. I vigili del Fuoco e le altre forze che ho contattato ci hanno detto di organizzarci in maniera del tutto autonoma. E, se fosse stata una persona anziana ad avvistare quel serpente, cosa sarebbe successo? Sicuramente avrebbe avuto un malore».
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Sara racconta che è stato l’intervento del loro gatto a mettere in fuga il serpente, rimasto spaventato dal felino. A confermare che non si trattava di un serpente velenoso sono stati gli stessi proprietari dell’appartamento. Il coordinatore della sede milanese dell’Ente nazionale per la protezione degli animali (noto con l’acronimo di Enpa), ha dichiarato: «Effettivamente, dalla foto sembrerebbe proprio un biacco. Si tratta di un animale autoctono e non velenoso piuttosto comune in» Italia. Il dott. Di Bonaventura ha spiegato come allontanare un serpente quando questo entra in un’abitazione e ha ricordato che quando si trova un rettile all’interno del motore di un veicolo non bisognerebbe «mai mettere in moto il mezzo, sia perché potrebbe provocare danni al veicolo, sia perché potrebbe uccidere l’animale. Bisogna invece contattare l’Enpa (al numero di telefono 02 97064220) o i Vigli del fuoco per intervenire e recuperare l’animale, anche perché bisogna verificare se si tratta di una specie autoctona o esotica».
Il coordinatore dell’Enpa ha inoltre ricordato come nei centri urbani «i serpenti velenosi come le vipere sono estremamente rari, mentre sono più frequenti in zone boschive o nei pressi di parchi». Proprio a seguito dei sempre più frequenti episodi di avvistamento di serpenti in città, sul profilo Instagram dell’Enpa (account social @enpa_ milano), è stato condiviso un post per spiegare le differenze tra le specie di serpenti, tra quelle velenose come le vipere e quelle innocue come le bisce o il biacco. Entrambe sono specie molto diffuse in Italia, non solo nelle zone boschive o in campagna ma anche in città. Gli esemplari presenti nei centri abitati sono del tutto innocui sia per le persone che per gli animali.
Le tre specie si differenziano per diversi aspetti, in particolare per gli occhi e per le dimensioni. Mentre il biacco ha una lunghezza compresa tra un metro fino a quasi due metri, la vipera è lunga non più di ottanta centimetri. Il biacco attacca solo per difesa, ma nella maggior parte dei casi si allontana quando si trova a contattato con l’essere umano; può avere una colorazione nera e gialla ma anche nera, grigia e marrone. La biscia d’acqua (nome comune per indicare la natrice) si muove in prossimità dei corsi d’acqua e può raggiungere una lunghezza di oltre due metri; di colore grigio verde o nero con una sorta di collare disegnato sulla nuca, la biscia ha una pupilla di forma tonda molto differente dalla sottile pupilla delle vipere. Anche le bisce, come il biacco, hanno un atteggiamento poco offensivo. (di Elisabetta Guglielmi)
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