Sono già decine di migliaia in pochi giorni le visualizzazioni collezionate dal video che mostra la cattura di un pesce da parte di un serpente sulle rive del fiume Maggia, nel Ticino. L’erpetologia, la scienza che si occupa di rettili e anfibi, desta molta curiosità, così al Ticino Online, l’esperto Daniele Muri ha voluto dare il proprio contributo, fugando alcuni dubbi.
“Ci tengo subito a precisare il serpente che cattura la trota è una natrice tessellata e non una vipera. Lo si evince dal comportamento, cioè la cattura del pesce, ma anche dal corpo. Le vipere difficilmente nuotano quindi non vanno a caccia di pesci”, è il primo chiarimento dell’esperto, che rassicura: “Da quelle parti non si trovano vipere. È bene chiarirlo. E la natrice è un serpente del tutto innocuo”.
Il sito web di informazione ha anche pubblicato un secondo video, che mostra due serpenti avvinghiati in una strana danza, avvistati in un giardino sui Monti di Lego. Daniele Muri ha spiegato: “Fanno così quando si stanno accoppiando o quando lottano. Quello che si vede nel video è un combattimento tra due maschi della specie Zamenis longissimus, comunemente chiamata: colubro di Esculapio”.
Al di là delle rassicurazioni, il consiglio utile nel caso ci si trovasse di fronte una vipera è questo: “In linea di massima la vipera la si riconosce dalla pupilla verticale, il corpo tozzo e l’apice del muso leggermente rivolto all’insù, ma vi sono serpenti che si somigliano molto pur essendo innocui. Il suggerimento è quindi di non raccoglierli o non farli sentire in pericolo”.
“Si può stare anche a 50 centimetri di distanza per guardarle. Se non si sentono minacciate non attaccano. Entrando in contatto con loro, anche solo con un bastone, si rischia una reazione ben diversa”, spiega Daniele Muri, che rivela come comportarsi davanti a questa seconda ipotesi: “Anche in quei casi, va detto, raramente il morso della vipera è mortale. Quindi bisogna prima di tutto restare calmi e cercare di raggiungere o mettersi in contatto con un centro medico per le cure necessarie. Qualsiasi altra cosa la sconsiglio. Meglio lasciare fare agli esperti”.
Nelle scorse settimane, nel Ticino, aveva fatto clamore la vicenda del pitone reale Sahib – lungo circa un metro e venti e di circa 20 anni di età – scappato a Bellinzona, nel Canton Ticino e poi ritrovato nel giro di alcuni giorni. Il rettile in realtà non aveva mai lasciato l’appartamento in via Gesero, nella zona di Pratocarasso, dove a lungo era stato cercato senza successo nelle tubature del palazzo. Il presidente della Società protezione animali di Bellinzona (SPAB) Emanuele Besomi, aveva ipotizzato che il pitone reale non si sarebbe mai mosso dall’appartamento.
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