I cani si trovavano in condizioni di forte stress a causa del continuo fischio del treno e sono stati presi sotto sequestro dalle guardie zoofile – VIDEO.
La denuncia è partita da Pegasus e Stop Animal Crime a seguito di segnalazioni per cani sofferenti che vivevano in condizioni di stress. All’inizio in pochi ci avevano fatto caso, ma ogni giorno sulla “tirrenica” che collega Roma e Pisa sono centinaia i treni che passano all’altezza di Ladispoli. Proprio lì, sotto bandoni metallici, si trovavano centinaia di gabbie contenenti decine di cani, lasciati in condizioni precarie.
Questi cani vivano rinchiusi a ridosso dei binari del treno, e il Frecciarossa che passa di lì parecchie volte al giorno, emetteva un sibilo che provocava solo stress agli animali. Le prime segnalazioni sono arrivate proprio da quei passeggeri che si trovavano sul treno e che hanno notato i poveri cani tenuti in condizioni precarie.
Ad intervenire sono state le guardie zoofile Pegasus e del personale qualificato di Stop Animal Crimes Italia. Dopo un primo sopralluogo e constatato che oltre 20 cani da caccia vivevano all’interno di box irregolari (di legno e improvvisati) e sporchi, hanno presentato una denuncia formale per violazione del decreto sui requisiti minimi di tali strutture, nonché dei vincoli urbanistici e ambientali.
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La polizia giudiziaria ha immediatamente adottato le contromisure per far fronte alla situazione. Il legittimo proprietario dei cani, un cacciatore della zona, è stato denunciato per maltrattamento e abuso edilizio e visto che la struttura era stata realizzata su un terreno delle Ferrovie dello Stato sul territorio di Ladispoli, è stata posta sotto sequestro penale. La Procura della Repubblica di Civitavecchia ha convalidato il provvedimento e gli animali sono stati trasferiti presso un rifugio in modo che possano recuperare dallo stress provocato dal passaggio costante del treno ad alta velocità.
“Alcuni erano allucinati, sul punto di impazzire”, racconta uno degli attivisti intervenuti. Stop Animal Crimes Italia ha anche denunciato ritardi della polizia locale di Ladispoli nel procedere all’istanza di sgombero e demolizione dell’area, che ha costretto i venti cani a soffrire inutilmente ancora di più. Inoltre, ha sollecitato il fatto che ci vorrebbe maggiore vigilanza del territorio dove le concentrazioni di animali detenuti in strutture non a norma sono numerose.
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