Ha destato molto scalpore la maxi-operazione di Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato che negli ultimi tre giorni ha portato a perquisizioni a tappeto su tutto il territorio nazionale e che ha avuto come risultato il sequestro di ben 229 cani frutto di incrocio fra tre diverse specie di lupo selvatico con la razza del Cane Lupo Cecoslovacco.
Le forze dell’ordine hanno controllato accuratamente 9 allevamenti da Nord a Sud, in seguito alle indagini coordinate dalla procura di Modena relativamente alla operazione ‘Ave Lupo’. Eppure c’è chi contesta quanto portato a termine dal Comando unità tutela forestale e agroalimentare carabinieri (Cutfaa) e dallo stesso Corpo Forestale dello Stato.
Nonostante le prove raccolte dimostrino come stiano le cose, l’avvocato di uno degli allevatori coinvolti sostiene che gli animali soggetti di osservazioni da parte delle forze dell’ordine siano esemplari di Cane Lupo Cecoslovacco e non lupi incrociati con i cani.
Il legale ha anche annunciato di avere intenzione, assieme al proprio assistito, di inoltrare ricorso al Tribunale del Riesame per ottenere il dissequestro immediato degli animali, “dal momento che questa inchiesta è fondata sul nulla ed è frutto delle gelosie e delle antipatie che intercorrono tra allevatori e varie associazioni. Non esistono fatti delittuosi”.
Per l’uomo “le indagini si basano sui risultati mostrati dal sito web wolfdog.org, che riporta alcune significative informazioni circa gli effetti degli incroci tra lupi selvatici e Cani da Lupo Cecoslovacchi. E sono proprio le analisi genetiche disposte dalla Procura di Modena che smentiscono il fantasioso impianto accusatorio, ossia il fatto di detenere animali ibridi aventi nelle precedenti quattro generazioni della loro ascendenza uno o più esemplari selvatici.
Per l’avvocato, “i risultati genetici sugli animali del mio assistito avrebbero evidenziato che i genotipi bi-parentali risultano essere del tutto assegnati alla razza Cane Lupo Cecoslovacco. In altri casi invece risulta possibile identificare il grado di ibridazione, a differenza di quanto accaduto con il mio assistito”.