Sentivo delle urla dal soffitto, poi la rivelazione: erano prigionieri

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By Loriana Lionetti

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Sentire delle urla che provengono dalla soffitta potrebbe essere l’inizio di un qualsiasi film dell’orrore, in questo caso però le questioni paranormali non c’entrano nulla, anzi, i rumori uditi nella casa hanno rivelato qualcosa di tutt’altro che spiacevole!

Sentivo delle urla dal soffitto, poi la rivelazione: erano prigionieri
Sentivo delle urla dal soffitto, poi la rivelazione: erano prigionieri (Screen Instagram-Amoreaquattrozampe.it)

Prima della scoperta in allarme era andato un intero condomino, sono state tante le segnalazioni di rumori provenienti dalle intercapedini del palazzo fintanto che si è deciso di chiamare un centro specializzato nel recupero di animali, il baccano sembrava infatti essere dovuto alla presenza di qualche creatura non precisamente identificata, quel che era chiaro pero è che l’animale sembrava essere in grossa difficolta.

Un buco nel soffitto per salvare la tenera gattina spaventata, incredibile che riuscisse a fare tutto quel rumore!

Sentivo delle urla dal soffitto, poi la rivelazione: erano prigionieri
Sentivo delle urla dal soffitto, poi la rivelazione: erano prigionieri (Screen Instagram-Amoreaquattrozampe.it)

La storia ha avuto luogo in Arizona, un luogo nel quale sono diverse le specie selvatiche che spesso causano problematiche all’interno delle abitazioni, a popolare le soffitte per mettere su famiglia sono spesso procioni o opossum, animali difficili da trattare e che se non maneggiati adeguatamente possono mordere con violenza e trasmettere malattie.

Per questo motivo dopo aver ascoltato le urla provenire dal soffitto i condomini del palazzo hanno deciso di rivolgersi all’Arizona Humane Society, un’associazione che si presta con costanza nelle operazioni di recupero e salvataggio di animali selvatici e non intrappolati in luoghi angusti. Arrivati sul posto gli addetti hanno così iniziato la loro esplorazione, sembrava però difficilissimo capire il luogo preciso della provenienza dei lamenti, così si è deciso di passare alle maniere forti, utilizzando addirittura dei sensori di calore per rilevare la presenza dell’animale.

Grazie a questa tecnologia è stato possibile identificare la macchia di calore sotto il soffitto si un abitazione, un animale piccolo e non ben identificato che si sperava potesse restare fermo lì il tempo necessario a bucare il cartongesso ed agguantarlo. Per fortuna tutto è andato secondo i piani e dopo aver infilato la mano nel buco appena fatto un volontario ha subito sentito una palla di pelo sfiorarlo e senza sapere cosa fosse con scaltrezza l’ha afferrata e tirata fuori.

Alla vista dell’animale appena catturato sono rimasti però tutti esterrefatti, nessuno si sarebbe infatti mai immaginato che a produrre quel rumore fosse una tenerissima gattina di poche settimane. Come l’animale sia finito li non è chiaro, anche perché ne la mamma ne altri suoi probabili fratelli sono stati uditi, per fortuna però la micetta si è lasciata salvare e dopo essere stata visitata da un veterinario, che ha appurato il suo buono stato di salute, nonostante la forte disidratazione ed una leggera infezione delle vie respiratorie, testimonianze del lungo periodo passato in solitudine in quello spazio angusto.

 

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Dopo alcuni giorni la micetta, chiamata Nala, è stata affidata ad una famiglia in modo temporaneo, attendendo che venga adottata definitivamente. La sua storia ha fatto il giro del web ed anche la sua dolcezza non è passata inosservata, non era infatti affatto scontato che una gattina impaurita e non abituata all’uomo si lasciasse soccorrere così facilmente, per fortuna però Nala deve aver capito subito che la mano tesa verso di lei non voleva farle del male e adesso è pronta per riprendere in mano la sua vita tra le braccia di una famiglia che possa meritare il suo affetto.

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