Il maiale Senia, scampato alla terribile situazione del mattatoio, ora inizia una nuova vita: l’appello, però, è rivolto a tutto il mondo animale.
Per tanto tempo ci siamo nutriti di animali. E ancora oggi continuiamo farlo. La nostra società ha sempre previsto che facessimo nascere alcuni tipi di animali per poi ucciderli e mangiarli. Il dibattito su una futura inversione di marcia è aperto da tempo. Non è aperto, invece, su alcune pratiche che vengono reputate inconcepibili al giorno d’oggi.
Sono pratiche abominevoli che molto spesso conosciamo, ma che facciamo finta di non vedere. Ci chiudiamo gli occhi davanti a tanta violenza perché non abbiamo la voglia di combattere per chi, a differenza nostra, non è dotato di voce, ma forse, in cuore, ha molta più sensibilità di noi.
La vicenda di oggi ci porta nel mondo dei maiali. Ma soprattutto indietro, nel mese di luglio, quando il maiale Senio si gettò da un camion che lo portava dritto dritto al mattatoio. Salvato dalla Polizia di Stato venne battezzato con il nome poc’anzi citato. Oggi inizia un’altra vita.
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Lo avevano salvato a luglio, quando ad un certo punto, dritto dritto verso il mattatoio decide di gettarsi dal camion che lo trasportava nel luogo della sua possibile morte. Anzi quasi certa, se non fosse stato per quel tuffo poi raccolto dagli agenti della Polizia di Stato. Ora è pronto per iniziare una nuova vita.
In realtà dovremmo dire, anzi lo diciamo molto volentieri: “è pronta” con la A finale. Dato che col tempo si è scoperta essere una scrofa e non un maiale. Da Senio è passata Senia e ora è pronta a iniziare una nuova vita. Di fatto è stata accolta nel rifugio chiamato “La Tana del Bianconiglio”. Una struttura che ospita circa 60 animali salvati dallo sfruttamento e da una morte violenta.
Senia è pronta per essere accolta nella struttura. A parlare è stata proprio la responsabile della struttura. La signora Ludovica Lombardini che dichiara: “La storia di Senia è a lieto fine, questa è una prima verità. La seconda, però, è quella che deve indurci alla riflessione. Ogni giorno vengono uccisi animali senza alcun senso, anzi sì: saziare le nostre pance. Qui, da noi, si sperimenta un’economia al contrario: gli animali riposano e gli uomini e le donne sono al loro ‘servizio’, sempre nel rispetto della natura”.
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