Torna un allarme inaspettato a Torino, come in un film nel quale la natura si ribella, nel placido quartiere di Cit Turin sta avvenendo qualcosa di incredibile, già segnalato anche in altre zone d’Italia.
Le scene angoscianti dei corvi del celebre film di Alfred Hitchcock potrebbero diventare scene di vita reale e, in alcuni casi, possiamo dire che questo sia già accaduto. Un episodio era stato registrato già a maggio ma gli attacchi da parte di cornacchie verso gli esseri umani sembrano essere in aumento, ma cosa è che sta causando tutto questo?
Alcuni hanno pensato ad una improvvisa ribellione della natura ma la verità dietro gli attacchi delle cornacchie all’uomo è ben diversa. Questi animali simili a corvi e presenti su tutto il nostro territorio sono famosi per la loro intelligenza più che per la loro aggressività, ma in casi estremi possono attaccare anche l’uomo anche se i pericoli restano blandi.
Lo spavento per un volatile che ci attacca spesso gioca il ruolo fondamentale, così è stato ad esempio per un’anziana signora che proprio per lo spavento ha tentato di fuggire inciampando e rompendosi il polso. Ma cosa è stato a causare l’attacco ed a portare questi animali sempre più verso questo comportamento?
Secondo gli esperti la problematica maggiore risiede nella mancanza delle zone di nidificazione dovuta all’avanzamento dei quartieri urbani, per questo motivo le cornacchie si trovano a nidificano sempre più vicino all’uomo, spesso in nidi improvvisati ad altezze basse, dove avendo avuto possibilità di scelta non avrebbero mai messo su famiglia.
Questo comporta che l’uomo avvicinandosi ai piccoli anche inconsapevolmente faccia scattare l’allarme nei volatili che attaccherebbero solo ed esclusivamente per meccanismo di difesa. Ovviamente, quindi, il problema risulterebbe temporaneo e in estate inoltrata con la fine della stagione riproduttiva questi uccelli torneranno a popolare pacificamente la città, nel frattempo l’ideale è fare attenzione ad alcuni comportamenti di questi uccelli per capire se vi è un rischio reale di essere attaccati.
In genere le cornacchie avvertono prima di attaccare emettendo suoni chiari e minacciosi, se vediamo un corvide innervosirsi al nostro passaggio e dunque preferibile stare alla larga, soprattutto evitando di passare vicino alberi bassi o cespugli nei quali questo potrebbe aver nidificano. Anche se un colpo d’ala o una beccata in testa possono far male, poi, è bene ricordare che questi colpi non possono ferirci gravemente, in caso di attacco tenere al riparo gli occhi e andare via senza agitarsi basterà per togliersi dalla situazione senza correre rischi per la nostra salute.
Intanto le autorità stanno monitorando la situazione ed in caso di attacchi avvertire gli organi preposti può essere utile per far sì che la situazione possa essere valutata e che si possano adoperare le giuste misure di per ridurre i rischi. Solo l’informazione ed il rispetto possono favorire la convivenza, del resto siamo noi ad aver invaso i territori di questi animali, di risposta è dunque corretto permettere a questi di sfruttare i nostri spazi, almeno per il breve periodo della riproduzione.
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